BCE, cosa cambia alle rate del mutuo nel caso in cui i tassi di interesse rimangano invariati? Scopriamolo in questa guida.

Se si analizza il trend dei futures sugli Euribor e le aspettative di mercato è possibile fare interessanti previsioni e comprendere se i prossimi mesi saranno positivi o meno per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Inizialmente il risparmio della rata sarà di importo compreso tra i dieci ed i venti euro, poi aumenterà di un centinaio di euro entro la fine del corrente anno.

La Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse inalterati per la quarta volta. Il taglio dei tassi di interesse è stato rinviato ai prossimi mesi: gli esperti prevedono che l’allentamento monetario sarà rinviato alla fine della stagione primaverile e all’inizio della stagione estiva 2024.

BCE, cosa cambia alle rate del mutuo nel caso in cui i tassi rimangano invariati?

La Banca Centrale Europea ha tagliato la stima sul tasso di inflazione per l’Eurozona rispetto alle previsioni del mese di dicembre. Secondo le nuove stime, il trend inflazionistico raggiungerà i 2,3 punti percentuali nel corso del corrente anno e nel 2025 l’inflazione raggiungerà i due punti percentuali. I dati macroeconomici confermano che l’anno corrente sia iniziato con un tasso di inflazione più alto di quanto messo in evidenza dalle proiezioni.

Gli esperti prevedono che il taglio dei tassi di interesse per il corrente anno non sarà così imminente, ma sarà rinviato alla fine della stagione primaverile o all’inizio dell’estate 2024. Analizzando i futures sugli Euribor, gli analisti confermano che le rate dei mutui a tasso variabile potrebbero iniziare a calare tra il mese di maggio ed il mese di giugno 2024 e la riduzione della rata sarà di importo compreso tra i 14 ed i 22 euro.

Inizialmente la riduzione degli importi delle rate sarà contenuta, ma successivamente sarà sempre più consistente. L’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile consente di anticipare le previsioni della Banca Centrale Europea e si modifica in funzione delle attese future. La discesa dell’inflazione sarà più lenta di quanto si attendevano i mercati a Capodanno.

Taglio dei tassi di interesse: cosa fare se si ha un mutuo a tasso variabile?

Nel caso in cui si abbia un mutuo a tasso variabile si dovrà continuare a pagare un vero e proprio salasso oppure sarà necessario valutare la surroga del mutuo per poter ridurre le rate. Quest’ultima operazione permette di trasferire il mutuo da un istituto bancario all’altro al fine ultimo di rinegoziare le condizioni.

Con la surroga mutuo è possibile passare da una banca all’altra, mantenendo inalterato lo stesso importo del debito residuo o beneficiando di condizioni economiche più convenienti. Grazie a questa operazione è possibile modificare la durata del contratto di mutuo o scegliere un tasso di interesse più vantaggioso.

Oltre alla surroga del mutuo è possibile optare per la rinegoziazione del contratto, che rappresenta un’interessante operazione ed alternativa alla surroga del mutuo. Grazie alla rinegoziazione del contratto di mutuo si possono modificare le condizioni economiche contrattuali con il medesimo istituto bancario.

Non è detto che la banca mutuante sia obbligata a concedere la rinegoziazione del mutuo. Tale operazione può riguardare lo spread, il tasso di interesse, la durata e il tipo di contratto. La banca valuterà la richiesta pervenuta e potrà accettarla oppure rigettarla.

Sottoscrivere un mutuo: le proposte commerciali

Nei primissimi mesi del corrente anno le condizioni sono più vantaggiose rispetto a qualche mese fa, specie per chi punta a sottoscrivere un mutuo a tasso fisso.

Nel caso in cui si volesse sottoscrivere un mutuo a tasso fisso, capitale pari a 125mila euro, durata 25 anni, la migliore offerta sottoscrivibile prevederebbe l’applicazione di una rata pari a 600 euro. I mutui a tasso variabile sono più onerosi rispetto ai mutui a tasso fisso, che prevedono l’applicazione di una rata pari a 700 euro.