Spread Btp-Bund ai minimi: quali sono i vantaggi per gli investitori e per i risparmiatori? Scopriamolo in questa guida.

È da diversi mesi che lo spread tra i titoli statali italiani e quelli tedeschi è sempre più basso: ciò determina un netto vantaggio per i risparmiatori che puntano ad ottenere un rendimento generoso e appetibile. A trarre vantaggio da questo scenario macroeconomico mondiale sono le azioni, che vengono acquistate a prezzi più elevati ed in misura maggiore.

Lo spread BTp e Bund è sceso sotto i 130 punti base ed il differenziale sta registrando un miglioramento. Tale trend è confermato anche in altri stati dell’UE a partire dall’inizio dell’anno 2024. In Francia le riduzioni registrate sono state di sei punti, in Spagna le diminuzioni sono state di 11 punti e in Portogallo sono state di dieci punti.

Scopriamo quali sono i vantaggi per gli investitori e per i risparmiatori derivanti da uno spread Btp-Bund ai minimi.

Spread BTp-Bund ai minimi dal 2022

Lo Spread Btp-Bund è ai minimi dall’anno 2022 e ha chiuso a 130 punti base: il tasso del titolo decennale italiano è sceso di 6 punti base a 3,6 punti percentuali. Secondo gli esperti ciò conferma l’interesse degli investitori nei confronti dei titoli italiani. Il BTp ha guadagnato terreno sul bund tedesco dal momento che la crescita economica tricolore è migliore rispetto a quella tedesca.

Ne è una valida dimostrazione il Pil e l’indice Pmi, che fornisce informazioni sul prossimo futuro. I dati hanno messo in evidenza delle contrapposizioni tra Nord Europa e Europa del Mar Mediterraneo. L’indice Pmi italiano relativo al terziario è salito nel corso dell’ultimo mese. Ciò conferma che l’economia italiana mantiene un trend in crescita ed è alimentato da un nuovo incremento degli ordini. Francia e Germania presentano una situazione totalmente differente: l’indice Pmi è in contrazione.

Altro fattore rilevante da considerare è la scelta del governo Meloni di indirizzare grande parte del risparmio delle famiglie e delle imprese italiane verso i BTp. In particolare, il BTp Valore terza tranche conferma il successo e l’attenzione del mercato retail per il mercato obbligazionario tricolore. Il dato sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane conferma che il Tesoro sta sempre di più catturando l’attenzione dei risparmiatori.

Spread BTp-Bund ai minimi: quali sono i vantaggi per i risparmiatori?

I mercati hanno fiducia che la crisi dei debiti sovrani sia oramai superata. Lo scenario mette in evidenza che ci sono interessanti vantaggi per tutti i risparmiatori. Si computa che per ogni punto di rendimento in meno del decennale a tasso fisso, il valore è salito di circa sette punti percentuali. Con un rendimento superiore ai 3,7 punti percentuali, gli investitori italiani e stranieri possono beneficiare di una remunerazione più appetibile nel caso in cui investano sui BTp.

Per collocare i titoli obbligazionari il Tesoro risparmia molto di più rispetto ai precedenti collocamenti. Questo scenario ha effetti positivi sul mercato borsistico: chi decide di detenere nel proprio portafoglio investimenti titoli azionari ha la possibilità di beneficiare di un “premio di rendimento”. I risparmiatori valuteranno i profitti realizzati dalle imprese, che dipendono dalle condizioni di crescita del Pil e dal livello dei tassi di interesse. Un calo dello spread BTp-Bund è favorevole per chi investe sul mercato azionario.

L’indice Ftse Mib ha raggiunto un rendimento aggiuntivo pari ad oltre 28 punti percentuali nel corso del 2023. Anche per il corrente anno 2024 il dato risulta essere in rialzo. Ad attirare l’attenzione è il caso dei titoli greci, che sono sotto il rendimento dei titoli di stato italiani. Il rendimento offerto dai titoli greci è pari a 3,3 punti percentuali e lo spread titoli greci e Bund è pari a 99 punti. Il fenomeno generalizzato riguarda la convergenza dei differenziali verso il valore di rendimento del bund tedesco.