Sentenza definitiva per un detenuto affiliato alla ‘Ndrangheta e operante a Trento. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso in appello e emesso la condanna d’arresto da scontare in carcere di 8 anni, 10 mesi e 20 giorni.

Trento, affiliato alla ‘Ndrangheta condannato a 8 anni

Gli agenti del Ros hanno arrestato in via definitiva un detenuto affiliato alla ‘Ndrangheta, come da pronuncia della VI sezione penale della Corte di Cassazione. Il detenuto aveva fatto ricorso in appello contro la sentenza.

Infatti, la sentenza iniziale della Corte d’Appello del Tribunale di Trento aveva emesso la sentenza a 8 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione in carcere, come pena a seguito della violazione dell’art. 416 bis del Codice penale.

Ora, la Corte di Cassazione ha rigettato l’appello del detenuto, accusato di associazione mafiosa dopo le indagini condotte dagli agenti del Ros e della Procura Distrettuale di Trento. Gli inquirenti avevano aperto un fascicolo sull’operazione, denominata “Perfido”.

Delicato e altrettanto complesso, il lavoro delle forze dell’ordine per sradicare l’infiltrazione mafiosa nel tessuto sociale della provincia trentina. L’organizzazione gestiva numerosi traffici e manipolava economicamente il territorio.

L’operazione dei Ros, così, ha permesso di portare alla luce un’ampia rete, della quale il condannato faceva parte. L’uomo, inoltre, proprio per la sua affiliazione sarebbe anche imputato per il reato di riduzione in schiavitù.

Insieme alla sua, però, altre 8 condanne di primo grado, ma non ancora convalidate in via definitiva e pronunciate nel luglio 2023 e due a dicembre 2023.