Durante la sua carriera ha vestito le maglie di 17 club diversi, e nonostante la sua esperienza con la Fiorentina sia stata rapida e poco fortunata, è rimasto comunque legato alla viola. Gianluca Berti si è fatto largo a suon di buone prestazioni in Serie C e ha conquistato la Serie A trasferendosi al Genoa. Ex portiere strutturato fisicamente, con la viola ha vissuto solo sei mesi nel 2006. Dopo aver chiuso con il calcio professionistico, ha intrapreso quella da dirigente sportivo, diventando direttore generale. Per commentare il momento della squadra di Italiano e il prossimo impegno, Fiorentina-Roma, Berti è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Fiorentina-Roma, Berti a Tag24

Il gol segnato quasi all’ultimo secondo possibile contro il Maccabi Haifa ha dato sicuramente entusiasmo alla Fiorentina anche se, nella gara d’andata di Conference League, ci si aspettava probabilmente qualcosa in più ma soprattutto qualche disattenzione in meno da parte della squadra di Italiano. Per la qualificazione ai quarti di finale è ancora tutto aperto e la prossima settimana al Franchi la viola si dovrà giocare un match da dentro o fuori. Prima però l’impegno in campionato contro la squadra di De Rossi. I giallorossi stanno bene, stanno vivendo un momento magico e fermarli ora sembra un’impresa quasi impossibile. In casa, davanti ai propri tifosi, i toscani domani dovranno provarci. Appuntamento alle ore 20.45, per commentare Fiorentina-Roma, Berti,ex portiere col cuore viola, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Facciamo un passo indietro e ripartiamo dalla sfida di Conference League con la qualificazione del turno che resta in bilico. Cosa ti è rimasto di questa partita?

“Il risultato lascia sicuramente tanto spazio alle interpretazioni e nel match di ritorno può succedere di tutto. La Fiorentina non ha fatto una grande prestazione, o meglio lo ha fatto solo a tratti. Ogni volta che ha deciso di accelerare e di giocare è riuscita a fare gol e credo che questo sia significativo. La viola è superiore al Maccabi Haifa e sono convinto che resti la favorita per il passaggio del turno nel match di ritorno”.

Una squadra che ha giocato solo a tratti, come spesso ha fatto nell’arco della stagione. Come ti spieghi questa mancanza di continuità?

“Questo probabilmente dovremmo chiederlo a loro. Credo che manchi soprattutto di attenzione. Tante volte vedo questa squadra scendere in campo con l’atteggiamento sbagliato, ma nell’arco di questa stagione è stata anche in grado di recuperare partite incredibili con grandi prestazioni. Purtroppo non è mai riuscita a trovare continuità non nell’arco dell’anno e a volte anche all’interno della stessa gara. Sia in Coppa che in campionato però adesso serviranno una concentrazione diversa e una squadra diversa”.

A proposito di campionato, domani la viola è attesa da un test molto difficile contro una Roma che sta bene sia dal punto di vista fisico che mentale. Sarà una sfida da dentro fuori per la corsa Champions?

“Sinceramente credo che a prescindere dal risultato di domani, anche se la Fiorentina dovesse riuscire a vincere, per la corsa Champions ormai è troppo tardi. Vedo squadre più attrezzate davanti e comunque battere la Roma non sarà semplice. Quello di domani è un test importante, davanti ai propri tifosi e contro una squadra in grande forma. Ci sarà uno stadio pieno e la squadra di Italiano dovrà pensare solo a fare bene. I giallorossi sono in un momento positivo su tutti i fronti, e per la Fiorentina sarà molto dura”.

L’insidia principale in casa Roma?

“Senza alcun dubbio Dybala. La Roma è una squadra che con De Rossi è rinata. Il nuovo mister ha cambiato tante cose, mi sembra sia molto più vicino ai calciatori. A guardarli da fuori credo che con Mourinho ci fosse molto più distacco. Una sorta di sergente di ferro, mentre ora il nuovo tecnico sta riuscendo a toccare tutti i tasti giusti”.

Anche Italiano sta toccando i tasti giusti? E’ l’allenatore su cui costruire anche il futuro?

“Nonostante svariate critiche credo che Italiano sia comunque un grande allenatore. In questi anni a guardare la Fiorentina ci siamo divertiti e abbiamo raggiunto due finali importanti. Poi purtroppo sono andata male, ma fino al suo arrivo comunque non era una squadra così matura. Per me Italiano resta un allenatore importante e questa squadra è ancora in corsa sia in Conference che in Coppa Italia. Questo vuol dire che c’è stata una crescita e che questa squadra ha una spinta diversa. Ora si deve pensare a domani e poi la testa va alla gara di ritorno contro il Maccabi, ma ribadisco che la viola è ancora favorita. In Coppa Italia invece sarà un test molto difficile contro l’Atalanta”.