Attore, regista teatrale, ma soprattutto un comico che, insieme a Pino Insegno, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti, con la ‘Premiata ditta‘, ha fatto ridere generazioni intere. Un successo incredibile che parte da lontano. Roberto Ciufoli ha studiato tanto, ci ha messo tutto l’impregno possibile e ha realizzato i suoi sogni. Nella sua carriera ha fatto tanto teatro, ma anche tantissima televisione e cinema. Grande senso dell’umorismo e una smisurata passione per il calcio: il suo cuore, da sempre, è colorato di giallorosso. Per commentare Fiorentina-Roma e il momento della squadra di De Rossi, Ciufoli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fiorentina-Roma, Ciufoli a Tag24
In casa Roma è un momento magico. Dall’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa le cose sono cambiate radicalmente e in maniera veloce. Nessuno, probabilmente neanche i più ottimisti, si sarebbero aspetatti una trasformazione così rapida e radicale. Ora tutto gira nel verso giusto. Tutti sanno quello che devono fare e lo fanno divertendosi. Dopo aver praticamente archiviato con la gara d’andata il passaggio del turno in Europa League, battendo il Brighton 4 a 0, adesso i giallorossi devono tornare con la testa sul campionato. Per continuare a conquistare punti per la Champions, domani dovranno dare il massimo per battere anche la formazione di Italiano. Per commentare Fiorentina-Roma, Roberto Ciufoli, attore, registra teatrale e comico, ma soprattutto noto tifoso romanista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
In casa Roma regna l’entusiasmo, De Rossi è riuscito nella magia di trasformare questa squadra. Ti aspettavi un cambiamento così repentino e un impatto simile?
“Mi aspettavo una svolta in ogni caso, perché a quei livelli, a giocatori di questo calibro non gli devi certo insegnare i fondamentali. Sanno bene cosa devono fare con la palla tra i piedi e credo che un allenatore debba essere prima di tutto un motivatore. Evidentemente Mourinho aveva esaurito quella spinta e quello slancio necessari, verso questo gruppo. Non riusciva più a motivarli a sufficienza e non lo seguivano più. Soprattutto quel che è cambiato è sotto l’aspetto del gioco. De Rossi ha trovato una soluzione tattica completamente diversa mentre Mourinho non ci ha mai fatto divertire perché pensava più all’aspetto mentale e non prediligeva il bel gioco”.
Una Roma che ora sfrutta la qualità dei singoli, più offensiva e che segna con facilità. Questo è il cambiamento principale?
“Si vede finalmente la palla che gira, si vedono i giocatori che si inseriscono e corrono. Sembra Blade Runner, per la serie: ‘Ho visto cose che voi umani…’. Lukaku finalmente guarda la porta e tutto questo mi ha sorpreso. Sono un fan di De Rossi, lo ero già da quando giocava. Sono molto felice che stia andando così e credo che lui abbia trovato la spinta giusta. Lo dico anche pensando alla mia professione: il regista serve proprio a questo, specialmente quando ha attori bravi. Deve trovare la motivazione e un’idea che possa diventare l’idea di tutti. Solo così le teste vanno tutte nella stessa direzione ed è quello che sta succedendo in casa Roma”.
Non parliamo più di un traghettatore, ma di un allenatore su cui costruire anche il progetto futuro?
“Me lo auguro assolutamente. Perché dovremmo cambiare ora e andarne a cercare un altro? Mi sembra che lui sia riuscito a trovare una quadra sia dal punto di vista umano che sportivo. Direi che, visti i risultati, dobbiamo accontentarci. Non abbiamo messo una toppa, ma abbiamo vissuto un gran bel avvicendamento”.
Archiviata la gara d’andata di Europa League ora la testa torna al campionato e domani si va a giocare in casa della Fiorentina. Test complicato?
“Assolutamente sì, ma finalmente siamo tornati a quella bellezza del gioco del calcio per cui non sappiamo mai che cosa ci aspetta alla prossima partita. Fino a poco tempo fa sapevamo che non avremmo visto una bella gara e un bel gioco e che se vincevamo era perché perdeva l’altra squadra. Ora invece siamo in una spirale diversa di speranza, di gioco che funziona, di match che si possono vincere o perdere, ma con un certo tipo di approccio. Questa è la bellezza del calcio, ora non c’è più nulla di scontato”.
Visto il momento di entrambe le formazioni la Roma parte favorita?
“È una Roma che sta bene sia fisicamente che mentalmente. Detto questo però aspetto di vedere la partita di domani e sinceramente non vedo l’ora”.
Cosa c’è da temere della squadra di Italiano?
“Il fatto che è sempre stata una squadra tosta, specialmente giocando in casa. La cosa fondamentale sarà l’approccio e la mentalità con cui si dovrà scendere in campo. Sul piano prettamente tattico penso però che la Roma sia sistemata meglio della Fiorentina”.