Luis Sal evasore? Nelle ultime ore è questa la notizia che è stata diffusa sul web e anche nei principali telegiornali come il Tg1 ed il Tg3, entrambi nell’edizione di pranzo di sabato 9 marzo 2024. Non solo lui, ma nove tra influencer e digital creator sarebbero finiti sotto l’occhio attento della Guardia di Finanza di Bologna.

Le fiamme gialle avrebbero recuperato 11 milioni di euro in una indagine cominciata nel 2022 per il mancato pagamento delle tasse sui contenuti pubblicati sul web. Gli accertamenti avrebbero smascherato quattro influencer bolognesi, seguiti da 50 milioni di follower, e cinque digital creator attivi su piattaforme come OnlyFans. Tra i nomi più noti, oltre a quello di Luis Sal, spiccherebbe anche quello di Gianluca Vacchi.

Luis Sal evasore? La sua risposta

Dopo la messa in onda dei servizi al telegiornale, Luis Sal ha pubblicato delle Storie sul suo profilo Instagram per smentire categoricamente tutto quello che è stato detto. Lui non è un evasore e addirittura spesso gli capita di pagare le tasse in anticipo:

Non sono un evasore: ho sempre dichiarato tutto, ho sempre pagato tutte le tasse, spesso in anticipo, a credito. È in corso una indagine: sono normali controlli che vengono fatti. Fortunatamente ho dei professionisti che si occupano di dichiarare le cose come si deve, da anni. E vedremo come andrà a finire. Nel frattempo mi dispiace che venga scritto “Luis Sal evasore”, “influencer che non pagano le tasse”…è un po’ antipatico. Anche io, se mi vedessi per strada in questo momento, mi tirerei uno schiaffo. Quindi, se mi vedete per strada, vi prego di non menarmi.

Ricordiamo che la Guardia di Finanza ha condotto accertamenti sugli influencer soffermandosi sui post social pubblicati e sulle collaborazione con i brand. Discorso analogo per i creator che lavorano soprattutto su due popolari siti d’intrattenimento per adulti. Le fiamme gialle hanno confrontato il denaro percepito e quello riportato nelle dichiarazioni dei redditi rilevando delle incongruenze.

Le ultime su Muschio Selvaggio

Ormai è trascorso quasi un anno da quando Fedez ha scelto di dire la – sua – verità in merito all’assenza dell’ormai ex amico Luis Sal a Muschio Selvaggio. Nelle ultime puntate del podcast la mancanza di Luis aveva scatenato molti interrogativi e così il rapper aveva dovuto chiarire l’accaduto: dopo la trasferta alla 73esima edizione del Festival di Sanremo Luis avrebbe detto a Federico di non sentirsi più parte del progetto e se ne sarebbe andato via su due piedi.

Prontamente Sal ha pubblicato un video sul canale Youtube ufficiale del format per smentire quanto detto dall’ex amico: a suo dire il cantante non lo coinvolgeva più nelle scelte e per questo motivo se ne sarebbe andato. Di mezzo sarebbero finiti anche gli avvocati, con tanto di frase cult diventata un meme ovunque: “Questo è un giochino di Federico che è molto bravo a fare e io non voglio giocare a questo giochino. Dillo alla mamma Fede, dillo all’avvocato“.

Il Tribunale avrebbe dato ragione a Luis, come ha fatto sapere la scorsa settimana il suo ufficio stampa con una nota:

La giudice Amina Simonetti, con ordinanza del 23 febbraio, ha integralmente accolto il ricorso per sequestro giudiziario delle quote di Doom s.r.l. (società gestita da Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez) dalla Muschio Selvaggio s.r.l., promosso dall’avvocato Nicolò Ferrarini di Modena per conto della Luisolve s.r.l, società di Luis Sal (cofondatore del podcast Muschio Selvaggio, oltre che coautore e co-conduttore). Il provvedimento ha decretato che la società di Luis Sal ha il diritto di rilevare le quote della società di Fedez, esautorando così quest’ultimo nella gestione del podcast.

Poi però è arrivato un ulteriore chiarimento di Fedez:

Contrariamente a quanto affermato nella nota, il tribunale di Milano non ha ‘decretato’ che le quote appartenenti a Doom debbano essere vendute alla società di Sal. L’ordinanza emessa è di natura cautelare e prevede la nomina di un custode per le quote della società Muschio Selvaggio s.r.l., di proprietà di Doom. È infatti importante sottolineare che la causa che deciderà sul merito della vicenda non è ancora iniziata. Il giudice ha stabilito, sulla base di una valutazione ancora sommaria, propria della fase cautelare, che il custode gestirà le quote di Doom nell’interesse della società Muschio Selvaggio s.r.l., e non nell’interesse della società di Luis Sal, come richiesto dallo stesso nel suo ricorso. Di conseguenza non c’è stata alcuna esautorazione di Fedez dalla gestione del podcast, a differenza di quanto dichiarato nella nota emessa stamattina.