L’ultima promessa di Silvio Berlusconi prima di passare a miglior vita è stata quella di aumentare le pensioni minime fino a 1000 euro. Il governo Meloni non è riuscito, almeno nel 2024, a concretizzare questo proposito. Ci sono però alcuni pensionati italiani che potranno beneficiare comunque di questo aumento.
Pensione minima a 1000 euro a Bolzano
I pochi fortunati sono i pensionati residenti nella provincia autonoma di Bolzano. Qui, l’integrazione alla pensione minima è in procinto di raggiungere la cifra di 1.000 euro, una decisione resa possibile dall’approvazione di una mozione da parte del Consiglio provinciale. Questa iniziativa, presentata dai consiglieri Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) e Ulli Mair (Freiheitlichen), prevede l’aumento delle pensioni minime e potrebbe allargare il numero di beneficiari.
Un’ottima notizia per i pensionati in situazione di povertà residenti nella provincia, poiché l’aumento delle pensioni minime sarà compatibile con altre misure di sostegno al reddito, come ad esempio il contributo per il canone d’affitto.
Va precisato che l’incremento di 1.000 euro non diventerà immediatamente operativo. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio provinciale, spetterà alla Giunta intervenire per aumentare l’attuale contributo per le spese accessorie per gli anziani.
Questo contributo, destinato alle persone anziane con pensione minima di almeno 65 anni, che vivono da sole e hanno un reddito da pensione inferiore a 10.000 euro netti (senza altri patrimoni di rilievo oltre all’abitazione o alla casa di proprietà), copre le spese condominiali e delle utenze fino a un importo di 500 euro.
L’obiettivo è incrementare tale importo a 1.000 euro entro i prossimi 12 mesi, rendendo la misura accessibile anche alle coppie e cumulabile con il contributo al canone di locazione e per le spese accessorie spettante a persone e famiglie con contratto di affitto regolarmente registrato per unità immobiliari ad uso abitativo nella Provincia di Bolzano.
Considerando che il contributo attuale è destinato a chi ha una pensione di circa 833 euro, il contributo proposto porterà praticamente a toccare i 2.000 euro. Va notato che questo valore tiene conto del costo della vita generalmente più elevato rispetto ad altre zone d’Italia, confermando l’efficienza del modello di welfare altoatesino.