Hai mai pensato di fare un regalo in denaro a un amico, un parente o una causa benefica? Nonostante sia un gesto generoso, è fondamentale essere consapevoli che donare denaro è un atto soggetto a regolamentazioni legali. Esistono restrizioni specifiche da seguire, sia per quanto riguarda il metodo di trasferimento che gli importi. Questo articolo esamina la legalità delle donazioni in denaro in Italia, i limiti imposti dalla legge e come farlo nel rispetto delle normative vigenti.

Quanti soldi si possono regalare tramite bonifico?

Le donazioni di denaro sono vincolate a limiti formali e sostanziali. I primi riguardano il metodo di trasferimento, mentre i secondi si concentrano sull’entità dell’importo. Per il denaro contante, l’unico limite sostanziale è il massimale stabilito dalla legge, che nel 2023 è di 5.000 euro. Di conseguenza, è legale regalare denaro contante fino a un massimo di 4.999,99 euro. Per importi superiori, è possibile utilizzare mezzi di pagamento tracciabili come bonifici, vaglia e assegni.

Tuttavia, l’uso di un metodo di pagamento tracciabile potrebbe non essere sufficiente in alcuni casi. Quando l’importo della donazione rappresenta un notevole arricchimento per il ricevente e un significativo impoverimento per il donante, potrebbe essere richiesta l’assistenza di un notaio. Questo intervento è volto a proteggere il donante, assicurando che la donazione avvenga in modo libero e consapevole.

Per determinare la necessità di coinvolgere un notaio, è cruciale considerare il rapporto tra l’importo della donazione e il patrimonio del donante. Se la donazione avrebbe un impatto significativo sulla situazione finanziaria del donante, è consigliabile consultare un notaio per stipulare un atto pubblico, con la presenza di due testimoni.

Immagina di avere un reddito mensile di 1.500 euro e un saldo di 10.000 euro in banca. Se desideri donare 8.000 euro a un’amica, questo atto rappresenta una rilevante variazione del tuo patrimonio e richiede l’intervento di un notaio.

Qual è il limite di denaro che si può regalare?

Indipendentemente dal metodo di trasferimento e dalla consulenza notarile, esiste un limite cruciale per l’importo massimo che è legalmente consentito donare. Questo criterio si basa sulla legittima degli eredi, che sono i beneficiari diretti del patrimonio di un defunto e hanno diritti protetti che non possono essere esclusi tramite testamento o donazioni fatte in vita.

Prima di effettuare donazioni rilevanti, è essenziale verificare che non si danneggi la quota spettante agli eredi legittimari, quali il coniuge e i figli o, in loro assenza, i genitori.

Supponiamo che il patrimonio debba essere diviso tra il coniuge e un figlio. In questo caso, ciascuno di loro ha diritto a un terzo del patrimonio totale, mentre il terzo rimanente può essere destinato ad altri beneficiari tramite testamento o ulteriori donazioni.

La legalità delle donazioni di denaro in Italia, in sintesiIn conclusione, donare denaro in Italia è legale, ma è fondamentale rispettare le leggi e i limiti imposti.

Per essere più specifici, per somme modeste, considerate le condizioni finanziarie del donante, non sono richieste particolari formalità: la consegna diretta di denaro contante è legittima, purché l’importo non superi i 5.000 euro, oltre il quale è necessario un mezzo tracciabile (bonifico, ecc.).

Se la somma è considerevole, è essenziale effettuare una formale donazione davanti a un notaio, con la presenza di due testimoni.In assenza di un atto notarile, il donante può dichiarare nullo il trasferimento e richiedere la restituzione dell’importo donato al beneficiario.

Tuttavia, anche in presenza di un atto notarile, la donazione può comunque arrecare danno alla quota degli eredi legittimari, i quali, alla morte del donante, potrebbero richiedere la restituzione delle somme.

Cosa scrivere nella causale del bonifico?

Non esistono regole rigide sulle causali dei bonifici, ma quando si effettua un regalo a familiari e amici, la formula di base dovrebbe comprendere i seguenti elementi:

  • Motivo del trasferimento: indicando se si tratta di una donazione/regalo o di un prestito infruttifero, aspetto cruciale per il regime fiscale;
  • Finalità del regalo o prestito: specificando l’evento o l’acquisto a cui è destinato, ad esempio, “regalo di laurea” o “donazione per l’acquisto di uno scooter”;
  • Rapporto di parentela: particolarmente utile se il destinatario ha un conto cointestato;
  • Nome del destinatario.

Includere chiaramente queste informazioni non solo aiuta a evitare complicazioni fiscali, ma anche possibili contestazioni da parte dei creditori o degli eredi in caso di successione.