Prima di scoprire come cucinare i paccheri, c’è da dire che questo formato di pasta è tipico soprattutto nella cucina partenopea, per accompagnare generalmente sughi ricchi e corposi. Il loro nome singolare ha probabilmente una derivazione onomatopeica, in riferimento ad uno schiaffone benevolo, la famosa “pacca” sulla schiena tipica dello chef Antonino Cannavacciuolo per capirsi. Proprio per questo motico i paccheri vengono chiamati anche “schiaffoni“. Inoltre, il termine paccheri fa riferimento al rumore che producono quando vengono scolati e versati in padella per essere ripassati con un sugo.

Se dunque vi è venuta gola di paccheri, ma non di schiaffoni, ecco 3 idee per cucinarli buoni come li fanno a Napoli.

1. Paccheri alla napoletana

Come cucinare i paccheri se non alla napoletana? Un tripudio di pomodoro, odori e lardo. Ecco gli ingredienti che vi servono per realizzarli:

  • Paccheri 400 gr
  • Pomodori pelati 800 gr
  • Cipolla 1
  • Costa di sedano 1
  • Lardo a fettine sottili 60 gr
  • Carota 1
  • Basilico
  • Parmigiano grattugiato 60 gr
  • Olio evo
  • Sale

Fate scaldare in padella un filo di olio, aggiungete un trito composto dagli odori e dal lardo, salate e lasciate appassire per qualche minuto. Frullate i pomodori pelati, versate anch’essi in padella, salate, aggiungete del basilico e fate restringere il sugo per circa 35 minuti a fuoco basso.

Lessate i paccheri in acqua bollente e leggermente salata, scolateli al dente e poi versateli in padella con il sugo. Fateli infine saltare velocemente a fiamma media. Completate con il parmigiano grattugiato, mantecate e servite.

2. Con ragù di polpo

Nella nostra carrellata di ricette dedicate a come cucinare i paccheri non può certo mancare quella dei paccheri con il ragù di polpo: una vera delizia mediterranea! Ecco gli ingredienti:

  • Paccheri 320 g
  • Polpo già pulito 700 g
  • Concentrato di pomodoro 60 g
  • Vino rosso 50 g
  • Porto 50 g
  • Carote 1
  • Cipolla 1
  • Sedano
  • Aglio 2 spicchi
  • Prezzemolo 
  • Olio extravergine d’oliva 
  • Sale

Prendete il polpo già pulito, toglietegli la testa, dividete il corpo a metà e poi staccate i tentacoli. Tagliate infine tutto a tocchettini, proprio come si fa per il ragù tradizionale. Versate in una padella un filo d’olio, un trito di sedano, carota e cipolla e un pizzico di sale, fondamentale per aiutare le verdure a rilasciare l’acqua e, di conseguenza, a non bruciare. Aggiungete infine anche un paio di spicchi d’aglio, sbucciati e schiacciati. Fate appassire il soffritto, poi eliminate l’aglio e versate invece il concentrato di pomodoro.

Mescolate bene, lasciate andare per alcuni minuti e poi, quando il concentrato sarà ben tostato, aggiungete il polpo, alzate la fiamma e fatelo rosolare per circa 5 minuti, mescolando spesso. Quando vedete che il polpo comincia ad arricciarsi e il fondo di cottura a caramellizzarsi, sfumate con il vino rosso e poi anche con il porto. Abbassate immediatamente la fiamma e lasciate evaporare la parte alcolica, raschiando bene il fondo della padella.

Mettete ora un coperchio e cuocete a fiamma dolcissima per almeno 2 ore e mezza; ricordate di aggiungere un po’ di acqua calda se vedete che il sugo tende a restringersi troppo. Quando il sugo è ben ristretto, cuocete i paccheri in acqua bollente salata: la pasta dovrà essere molto al dente, quindi cuoceteli per 4 minuti in meno rispetto al tempo indicato sulla confezione. Scolate infine i paccheri e trasferiteli nella padella con il sugo. Aggiungete un mestolo di acqua di cottura, saltate bene e concludete la cottura in padella a fiamma vivace. Spegnete il fuoco, date una bella macinata di pepe, aggiungete abbondante prezzemolo tritato e un filo d’olio: i vostri buonissimi paccheri con ragù di polpo sono pronti! Un altro modo sfizioso di cucinare i paccheri che stupirà i vostri commensali!