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Guerra a Gaza, gli Houti minacciano l’Italia. A Tel Aviv scontri tra manifestanti anti Netanyahu e polizia: “Elezioni immediate”

Nella guerra a Gaza continua la necessità di inviare aiuti umanitari da destinare alla popolazione che abita nella Striscia e che vive ormai in condizioni di estrema difficoltà. Al sesto mese di quello che sembra un conflitto senza fine, Cipro cerca di concretizzare la proposta di creare un corridoio marittimo per favorire l’ingresso degli aiuti a Gaza. Hamas fa sapere di non avere intenzione di indietreggiare di un passo se Israele non ritira le truppe dal territorio.

Manifestazioni a Tel Aviv, Gerusalemme e Cesarea

23:35

Migliaia di manifestanti si sono riuniti in varie città d’Israele-  tra cui Tel Aviv, Gerusalemme e la città costiera di Cesarea – per chiedere le elezioni, nonché la rimozione del primo ministro Benjamin Netanyahu dal governo.
Nella Piazza della Democrazia di Tel Aviv, le persone presenti cantavano: “Non ci fermeremo finché Bibi non sarà arrestato!”. “No a un governo di terroristi!”  “Tu sei il leader; tu sei il colpevole!” 

La polizia ha usato gli idranti per disperdere i manifestanti a Tel Aviv e ha arrestato 16 persone.

Cinque morti nel sud del Libano per un attacco di Israele

23:15

Secondo l’agenzia di stampa nazionale libanese, cinque persone sono morte in un attacco a una casa nel sud del Libano: nove i feriti. Tra le vittime quattro membri di un’unica famiglia, sfollati dalla città di Lida. Il missile terra-aria avrebbe preso di mira la casa e colpito anche i residenti delle abitazioni adiacenti.

L’esercito israeliano, al momento, non ha commentato.

Da Usa su Gaza 41.400 pasti

21:57

Nella giornata di oggi, 9 marzo, gli Stati Uniti hanno effettuato un altro lancio di forniture di prima necessità nel nord di Gaza, come dichiarato dal Comando Centrale degli Stati Uniti.
Sono stati lanciati più di 41.400 pasti e 23.000 bottiglie d’acqua.
Funzionari delle organizzazioni umanitarie, che lavorano nella Striscia, hanno criticato questi aiuti degli USA perché insufficienti finché il suo alleato Israele continua a limitarne severamente l’ingresso e la distribuzione.

Katz, Turchia il più grande Paese sostenitore del terrorismo dopo Iran

21:55

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, in un post pubblicato su X ha definito la Turchia “il più grande Paese sostenitore del terrorismo nel mondo dopo l’Iran”.
Ha inoltre aggiunto che il suo leader è diventato “una vergogna” per la Repubblica fondata da Mustafa Kemal Ataturk. Il sostegno di Erdogan a Hamas lo rende “uno dei più grandi oppressori e antisemiti della storia”.

Nei giorni scorsi Erdogan aveva paragonato il primo ministro israeliano Netanyahu a Adolf Hitler, sottolineando che la Turchia si rifiuta di definire Hamas un’organizzazione “terroristica”.

Manifestanti anti Netanyahu chiedono elezioni

21:04

Scontri a Tel Aviv tra polizia e manifestanti, che si dirigono verso l’autostrada Ayalon. La polizia ha raccontato di aver arrestato un manifestante che ha utilizzato un fumogeno, mentre i manifestanti antigovernativi si sono scontrati i poliziotti nell‘intento di sfondare le barricate.

I manifestanti che hanno sfondato la barriera della polizia in Begin Street hanno iniziato ad affollarsi vicino all’autostrada Ayalon. Molti portano torce e bandiere israeliane, suonano fischietti e corni e altri chiedono a gran voce elezioni immediate.

Esercito israeliano: “Ci prepariamo a qualsiasi scenario in Ramadan”

20:05

Le forze armate israeliane si stanno predisponendo ad affrontare “qualsiasi possibile scenario” in vista del Ramadan. Lo ha riferito il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari.

Israele, come ha osservato il Mossad, teme che Hamas si stia preparando per un “rilancio” nel mese sacro ai musulmani: per questo non ha voluto chiudere un accordo sugli ostaggi.

Hamas sta immagazzinando viveri ed equipaggiamenti per i suoi membri, mentre la popolazione di Gaza sta penando per procurarsi approvvigionamenti. Col rifiuto di un accordo, Hamas impedisce un cessate il fuoco umanitario e continua a incrementare le sofferenze della popolazione di Gaza

ha riferito Harari.

Irna, Israele ha torturato dipendenti Unrwa

19:26

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha dichiarato che il regime israeliano ha torturato alcuni membri dello staff inducendoli a dichiarare con l’inganno che l’agenzia ha rapporti con il movimento di resistenza palestinese di Hamas, secondo l’agenzia di stampa iraniana Irna.

L’agenzia di stampa britannica Reuters, riporta che l’Unrwa in un rapporto risalente al febbraio 2024, ritiene che alcuni dipendenti rilasciati a Gaza dalla detenzione israeliana sono stati costretti a mentire, depistando le indagini riguardo l’operazione Al-Aqsa Storm di Hamas il 7 ottobre.

Secondo quanto emerso dal rapporto, il personale delle Nazioni Unite ha subito gravi percosse fisiche: I membri del personale dell’Agenzia sono stati soggetti a minacce e coercizione da parte delle autorità israeliane durante la detenzione e hanno subito pressioni per rilasciare false dichiarazioni contro l’Agenzia, incluso il fatto che l’Agenzia ha affiliazioni con Hamas e che i membri del personale dell’UNRWA hanno preso parte alle atrocità del 7 ottobre 2023”.

L’UNRWA ha dunque richiesto ulteriori indagini su tutte le violazioni dei diritti umani nella guerra di Gaza. Dal rapporto pubblicato due giorni fa, oltre 30.000 palestinesi, per lo più bambini e donne, sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre.

 

Manifestazione a Roma: 30mila persone presenti al corteo nazionale per la pace e il diritto di manifestare

19:16

Grande affluenza, circa 30 mila persone, per il corteo nazionale per la pace e il diritto di manifestare, promossa dalla coalizione Assisi Pace Giusta, che riunisce diverse associazioni e reti, tra cui la Cgil, a Roma. Questa la stima dichiarata dagli organizzatori dell’evento.

Netanyahu, Erdogan nega l’Olocausto armeno

19:11

“Israele, che aderisce alle leggi di guerra, non riceverà la predica morale da parte di Erdogan, che sostiene gli assassini e gli stupratori dell’organizzazione terroristica Hamas, nega l’Olocausto armeno, massacra i curdi nel suo stesso Paese e persegue gli oppositori del regime e i giornalisti”.

Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

Il leader di Hamas: “Fermate il massacro a Gaza”

18:50

Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è tornato a commentare la guerra con Israele chiedendo di fermare il massacro nella Striscia di Gaza. “Bisogna lavorare a livello politico, legale e diplomatico per fermare il massacro contro il nostro popolo”, ha detto rivolgendo il messaggio “alle capitali nel mondo che sostengono l’occupazione“.

Papa: “A Gaza la guerra tra due irresponsabili”

18:00

 

Papa Francesco condizioni salute

Papa Francesco ha parlato del conflitto in Medio Oriente in un’intervista rilasciata alla Radiotelevisione svizzera. Il dialogo integrale andrà in onda il 20 marzo ma l’emittente ha fornito un’anticipazione in esclusiva.

“Tutti i giorni alle 7 del pomeriggio – ha detto il papa – chiamo la parrocchia di Gaza. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono: è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra”.

Houti all’Italia: “Ora le vostre navi sono a rischio”

17:10

Gli Houthi tornano a minacciare l’Italia, dopo i fatti che hanno coinvolto il cacciatorpediniere Caio Duilio. “È inaccettabile che abbiate fermato il nostro attacco, ora le vostre navi sono a rischio“, ha sottolineato il gruppo yemenita rivolgendosi al nostro Paese.

Houthi: ‘Italia nostro obiettivo? Decideremo in base a sviluppi”

16:14

L’Italia è o sarà un obiettivo delle operazioni militari degli Houthi? Vediamo gli sviluppi e poi decideremo. Se l’Italia fermasse di nuovo un nostro attacco significherebbe un suo maggiore coinvolgimento nella guerra contro di noi”. A dirlo in un’intervista all’Adnkronos è il vice capo dell’Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi) e presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer.

Almeno 10 morti in raid sul campo profughi di Nuseirat

15:25

Almeno 10 persone sono state uccise nel campo profughi di Nuseirat in un attacco aereo israeliano. La notizia è stata resa nota dall’emittente Al-Jazeera, che ha sottolineato come una bimba di un mese risulti ancora dispersa. Un intero blocco residenziale appartenente alla famiglia al-Nuwairi è stato distrutto nel campo profughi e vanno avanti le operazioni di salvataggio.

Diversi feriti dopo raid israeliano a Rafah

14:30

L’agenzia di stampa Wafa riporta che decine di persone sarebbero rimaste ferite a Rafah, l’area a sud della Striscia di Gaza, vicina al confine con l’Egitto, a seguito di un raid israeliano.

L’attacco aereo avrebbe colpito un edificio residenziale, probabilmente la torre Al-Masry, lasciando dietro di sé decine di feriti.

La Cnn ha evidenziato l’impossibilità di verificare la notizia tramite fonti indipendenti. Tuttavia, l’esercito Usa avrebbe riferito di cinque missili che avrebbero effettivamente colpito il palazzo.

Kamala Harris: “Importante distinguere tra governo e popolo israeliano”

14:21

Kamala Harris Israele

Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, commenta il rapporto sempre più teso tra l’amministrazione statunitense e il governo israeliano presieduto da Benjamin Netanyahu.

In un’intervista alla Cbs nella quale le veniva chiesto di rispondere sulle tensioni tra il presidente Joe Biden e il leader israeliano, la Harris ha spiegato quanto ritenga importante distinguere tra il governo e il popolo israeliano.

La Harris ha ricordato “l’orrore di ciò che è successo il 7 ottobre, quando 1200 persone sono state massacrate“, ma anche la crisi umanitaria a Gaza, per poi chiudere il suo ragionamento con questa distinzione:

“Penso che sia importante distinguere, o almeno non confondere, il governo israeliano con il popolo israeliano. Il popolo israeliano ha diritto alla sicurezza così come lo hanno i palestinesi in egual misura”.

Imam di Firenze: “Ramadan per rendere mondo migliore, pregheremo per la pace”

13:55

Domani inizia il Ramadan, il mese sacro per il mondo islamico, e l’imam di Firenze, Izzedin Elzir, promette che la preghiera che sarà da lui guidata domani sarà rivolta “per il cessate il fuoco e per la pace“.

Intervistato dall’Adnkronos, Elzir ha sottolineato come siano le azioni individuali a poter cambiare il mondo e che anche in questo risiede lo spirito e il significato del digiuno del Ramadan.

“Il digiuno vuol dire smettere di far male all’altro, al prossimo. Il digiuno non significa solo smettere di mangiare dall’alba al tramonto, ma vuol dire cambiare lo stile di vita, migliorarlo. E chi ha la capacità di digiunare durante il giorno ha anche la capacità di lavorare per avere un mondo migliore”.

La denuncia di Padre Faltas: “Ospedali di Gaza in pessime condizioni, cesarei compiuti senza anestesia”

13:05

Un nuovo monito alle sofferenze della popolazione nella Striscia di Gaza arriva da padre Ibrahim Faltas, che rivolge il suo sguardo ai bambini “affamati e impauriti dell’enclave palestinese, e alle loro madri.

“Non possiamo rimanere indifferenti nel sapere che 60mila donne incinte a Gaza soffrono la fame e la malnutrizione nella loro condizione delicata e importante: dare la vita. Ieri abbiamo festeggiato la Giornata della Donna ma a Gaza si contano 9mila donne uccise dall’inizio della guerra“.

Il vicario della Custodia della Terra Santa, in visita ai bambini di Gaza ricoverati negli ospedali italiani, sottolinea le condizioni disperate in cui operano gli ospedali di Gaza, dove le donne sono costrette a partorire con parti cesarei spesso compiuti senza la necessaria anestesia.

Cipro avverte sul corridoio umanitario marittimo: “Rischio incidenti”

12:57

Il governo di Cipro conferma la probabile partenza in questo fine settimana del viaggio di prova della ong spagnola Open Arms per il corridoio umanitario marittimo avvertendo, però, del rischio di possibili incidenti.

È quanto sostenuto dal ministro degli Esteri cipriota, Constantinos Kombos, a una domanda su eventuali rassicurazioni da parte dell’esercito israeliano circa la sicurezza della rotta.

“Ci sono troppi elementi, quindi nessuno può dire che non ci siano problemi, perché ci muoviamo in una zona di guerra. Potrebbero esserci azioni malevole da parte di alcune persone, ci sono troppe cose che non possono essere previste”.

Kombos ha, infine, spiegato come anche le condizioni meteorologiche potrebbero rappresentare un fattore di rischio, rimarcando la necessità di bilanciare velocità ed efficienza.

Open Arms testerà il corridoio umanitario marittimo per Gaza

12:23

Il corridoio umanitario marittimo annunciato da Stati Uniti e Unione europea dovrebbe essere ‘testato’ il prossimo fine settimana da un’imbarcazione della ong spagnola Open Arms.

La nave dovrebbe salpare da Cipro con a bordo 200 tonnellate di cibo, di cui una parte proveniente dalla ong ‘World Central Kitchen’, fondata dallo chef spagnolo José Andrés.

Il viaggio di prova avrà il compito di assicurare la comunità internazionale circa l’efficacia e la sicurezza di quella rotta per trasportare aiuti a Gaza, vista la crescente difficoltà dei rifornimenti via terra.

Svezia riprende finanziamenti all’UNRWA

11:51

Ripartono i finanziamenti all’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi finita in uno scandalo dopo che Israele aveva accusato dieci suoi dipendenti di aver partecipato all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso.

La Svezia era tra i Paesi che, inseguito alle accuse, avevano sospeso i pagamenti, ora ripresi con una sovvenzione di 200 milioni di corone, pari a circa 20 milioni di dollari.

Un finanziamento che, però, dovrà sottostare ad alcune condizioni. Come fa notare il governo svedese, infatti, l’agenzia dovrà “consentire controlli, audit indipendenti e rafforzare la supervisione interna e i controlli aggiuntivi sul personale“.

Erdogan attacca Netanyahu: “Lui come Hitler, Mussolini e Stalin”

10:53

Erdogan Netanyahu Hitler

In un discorso tenuto a Istanbul per la vigilia del mese sacro del Ramadan, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha usato parole durissime nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, paragonato ai grandi dittatori della Storia.

“Netanyahu si è guadagnato un posto accanto a Hitler, Mussolini e Stalin come nazisti del nostro tempo dopo i crimini umanitari commessi a Gaza”.

Erdogan ha condannato quanto compiuto dall’esercito israeliano a Gaza dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre (Sono andati oltre ciò che può essere tollerato, le sue parole), definendoli “assassini” e perseguibili secondo il diritto internazionale.

Il presidente turco, poi, accusa anche il mondo islamico di non aver difeso adeguatamente i propri fratelli nella Striscia di Gaza, pur contando su una popolazione, ricorda Erdogan, di circa 2 miliardi di persone.

“Purtroppo non ha adempiuto al proprio dovere di fratellanza verso il popolo palestinese nel suo vero senso”.

Infine, dopo aver ricordato gli aiuti che la Turchia invia in soccorso dei cittadini palestinesi a Gaza, Erdogan ha dichiarato di sostenere “fermamente” i leader di Hamas.

Nessuno può indurci a descrivere Hamas come un’organizzazione terroristica. La Turchia è il Paese che parla apertamente di tutto con i leader di Hamas e li sostiene fermamente”.

Cgia: non ancora effetti per crisi nel Mar Rosso ma import a rischio

10:09

La Cgia (Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato che rappresenta artigiani e piccole imprese) afferma che la crisi in Medioriente e, in particolare, nel Mar Rosso non ha avuto finora effetti significativi sugli scambi commerciali dell’Italia.

Le navi arrivate nel nostro Paese nei primi due mesi del 2024 sono, infatti, soltanto 169 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (una differenza del -3,6%).

Si nota, però, l’incremento notevole dei passaggi per la rotta sul capo di Buona Speranza, aumentati dell’84,5%, a seguito del blocco di quelle sullo stretto di Bab el-Mandeb Strait1 e nel Canale di Suez, calati rispettivamente del -50,5% e del -39,3%.

I costi, ovviamente, sono aumentati a causa dei maggiori tempi di percorrenza.

La Cgia di Mestre fa notare, tuttavia, che se gli attacchi Houthi dovessero perdurare, portando a un aggravamento della situazione nell’area, le ricadute peggiori si potrebbero avere sul settore delle importazioni del nostro Paese, quello che maggiormente utilizza le rotte marittime.

Usa smentiscono morti a Gaza per lancio aereo di aiuti umanitari

9:52

Gli Stati Uniti negano che il lancio di aiuti umanitari abbia causato vittime civili nella Striscia di Gaza.

Lo afferma il Comando centrale Usa (Centcom) dopo che nelle prime ore della mattinata era stata diffusa la notizia della morte di 5 palestinesi e del ferimento di altri 10 nei pressi del campo profughi di Al-Shati, a seguito del lancio di alcuni aiuti il cui paracadute non si sarebbe aperto, schiantandosi su un’abitazione.

Centcom sostiene che la loro morte non sia stata provocata da aerei umanitari americani.

“Siamo a conoscenza delle notizie secondo le quali ci sarebbero civili uccisi a seguito di lanci di aiuti umanitari. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie di coloro che sono stati uccisi. Contrariamente ad alcuni rapporti, la loro morte non è stata conseguente al lancio da parte di aerei statunitensi“.

Houthi rivendicano attacco con 37 droni verso cacciatorpedinieri Usa

9:36

Il portavoce dei ribelli yemeniti Houthi, Yahya Sarea, ha dichiarato che il gruppo sostenuto dall’Iran ha attaccato con 37 droni alcuni cacciatorpedinieri statunitensi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

L’attacco conferma quanto sostenuto dal Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), in riferimento a un’offensiva “su larga scala da parte dei ribelli dello Yemen.

Israele, più di 20 terroristi uccisi nelle ultime 24 ore

9:27

Israele rende noto il bilancio delle operazioni condotte nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza.

Secondo il portavoce militare israeliano, sono stati uccisi “più di 20 terroristi” a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre raid hanno portato alla eliminazione di minacce“, nonché all’arresto di alcuni sospetti, nel nord e nel centro.

Hamas invita i palestinesi a marciare verso la Moschea di al-Aqsa durante il Ramadan

9:08

Il mese sacro del Ramadan è ormai alle porte (inizierà domani) e Hamas promette battaglia sulle limitazioni poste dall’esercito israeliano per l’accesso alla Moschea di al-Aqsa.

Il portavoce dei miliziani, Abu Obaida, in un messaggio su Telegram ha invitato la popolazione palestinese a marciare in massa verso la moschea, senza farsi intimidire dal “potere dell’occupazione.

Il video è stato pubblicato sull’account delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas.

Guterres chiede ad Hamas il rilascio “incondizionato” di tutti gli ostaggi

8:57

Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, interviene nuovamente sulla guerra nella Striscia di Gaza, dopo un incontro con alcuni prigionieri liberati da Hamas e le loro famiglie.

Il leader delle Nazioni Unite, in un tweet, ha chiesto ad Hamas il rilascio senza condizioni degli ostaggi ancora in suo possesso.

“Sono rimasto profondamente commosso dai racconti strazianti che ho ascoltato da un ostaggio liberato e dalle famiglie di altri rapiti da Hamas. Ribadisco il mio forte appello per il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. ORA“.

Usa, 15 droni abbattuti dopo attacco dei ribelli Houthi nel Mar Rosso

8:31

Un attacco con droni da parte dei ribelli Houthi è stato sventato dall’esercito degli Stati Uniti.

Lo comunica il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), che spiega come siano stati 15 i droni abbattuti lanciati contro navi cargo di passaggio nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

L’attacco è avvenuto tra le 4 e le 6:30 di questa mattina (ora locale).

Biden: “Cessate il fuoco a Gaza per Ramadan? E’ dura”

8:10

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso la sua preoccupazione per la guerra in Medio Oriente ai giornalisti che facevano domande sul possibile cessate il fuoco a Gaza prima del Ramadan (il mese sacro del digiuno per i musulmani) che comincia domenica. Biden ha detto di essere molto preoccupato per le tensioni a Gerusalemme Est.

biden contro il Venezuela

Usa: “Ci vorranno un paio di mesi per il progetto via mare per gli aiuti a Gaza”

7:38

Secondo gli Usa, il progetto del molo galleggiante da creare al largo della costa di Gaza per consegnare gli aiuti umanitari nel territorio mutilato dalla guerra richiederà probabilmente due mesi, in termini di pianificazione e costruzione. Gli Stati Uniti hanno l’obiettivo di fornire 2 milioni di pasti al giorno e saranno coinvolti un migliaio di uomini. Lo riporta il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder.

Guerra in Medio Oriente, corridoio via mare per gli aiuti umanitari

7:29

Cipro cerca di concretizzare l’ipotesi del corridoio via mare per favorire in sicurezza l’ingresso degli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Israele, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Lior Haiat, ha fatto sapere di averla “accolta con favore” poiché “consentirà l’aumento degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza”.

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