L’operato del governo Meloni, il caso Salis e le prossime elezioni europee. Con un intervento del segretario di Italia Viva Matteo Renzi si apre la dodicesima edizione della Leopolda, la kermesse del partito fondato dall’ex premier.
Renzi attacca Meloni dal palco della Leopolda
La prima promessa è quella di tenere d’occhio, come sempre, il governo Meloni per poter fare un bilancio tra le promesse fatte e quelle realmente andate in porto. E’ un Matteo Renzi polemico quello che apre la Leopolda con un lungo intervento dove non si risparmia sulla presidente del Consiglio:
“Oggi è un anniversario importante. L’8 e 9 marzo del 2014 Giorgia Meloni fece i dieci progetti al congresso di Fratelli d’Italia. Prima richiesta: uscire dall’euro. Domani faremo un fact checking su quello che ha fatto la Meloni e ci divertiamo”
Le prossime europee
Si sente ottimista il segretario di Italia Viva in vista delle prossime elezioni europee, come già affermato nel corso di diverse presentazioni del suo libro ‘Palla al Centro‘. Renzi ha annunciato, nel corso dell’apertura della kermesse, che si candiderà in tutte e cinque le circoscrizioni:
“Alle elezioni europee si misureranno tante idee diverse, il Partito democratico europeo ha mandato un messaggio forte e chiaro. Per la prima volta sarò candidato in tutte e 5 le circoscrizioni perché penso che tutti quelli che continuano a parlare nei talk show di sondaggi debbano avere una risposta e la risposta gliela daremo 8-9 giugno per una scommessa d’Europa diversa”
Il caso Salis
Una critica poi a Viktor Orban, il premier ungherese è accusato di essere il leader più autoritario dell’Ue dal segretario di Italia Viva. “Rinunci ai soldi italiani e dei contribuenti Ue se viola i valori” spiega dal palco Renzi che poi parla del caso che vede coinvolta Ilaria Salis, detenuta in Ungheria:
“A Meloni dico su questa vicenda tocca te intervenire. Riportala a casa e noi saremo pronti ad applaudire, non è possibile che gli ungheresi si prendano giro di noi così”