Dopo aver scritto una pagina gloriosa della storia del Milan prima e dell’Inter poi, Fulvio Collovati lascia Milano per trasferirsi all’Udinese, accettando una nuova sfida. Una stagione in bianconero, prima di cambiare di nuovo per sposare il progetto giallorosso, chiamato dal suo vecchio allenatore, Niels Liedholm. L’ex difensore, campione del mondo con l’Italia di Bearzot nel 1982, nella Capitale passa due stagioni da assoluto protagonista. Per commentare il momento straordinario della squadra di De Rossi, ripartendo da Roma-Brighton, Collovati è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Roma-Brighton, Collovati a Tag24
Allo stadio Olimpico, ancora una volta, è stata Roma spettacolo, anzi no, per rimanere in tema, è stata una magica Roma. I giallorossi travolgono il Brighton di mister De Zerbi e si mettono in tasca un gran pezzo del pass che li porterà ai quarti di finale di Europa League. Per avere la certezza, chiaramente bisognerà attendere la prossima settimana per la sfida di ritorno, ma per gli inglesi ribaltare il risultato di ieri è davvero una missione quasi impossibile. Dall’arrivo di Daniele De Rossi in panchina, questa squadra è cambiata completamente. Ora regnano l’armonia e il gioco, segnano tanto e subiscono poco e i risultati arrivano. 7 vittorie e 2 pareggi, con una sola sconfitta: numeri che fanno strabuzzare gli occhi e fanno sognare per il futuro. Per commentare Roma-Brighton e la prossima sfida di Serie A, Collovati è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Quella di Daniele De Rossi è una Roma impressionante, non solo dal punto di vista dei risultati ma anche sotto l’aspetto del gioco. Una squadra che ora non si pone limiti: è una delle favorite per la prossima Champions League?
“Certo, questa squadra adesso non deve porsi alcun limite per la corsa Champions. Per ora dobbiamo considerare solo il quarto posto, ma anche il quinto potrebbe diventare buono. I primi tre probabilmente sono già presi, con l’Inter lanciatissima per lo scudetto e Juventus e Milan in vantaggio rispetto alle avversarie. Restano ancora uno o due posti e ci sono quattro squadre in corsa, ovvero Bologna, Atalanta, Napoli e Roma. Per quel che riguarda la Lazio invece è piuttosto difficile. De Rossi mi piace tantissimo, come persona prima ancora che come allenatore”.
Come ha fatto De Rossi a cambiare così radicalmente la squadra?
“De Rossi era già nel cuore dei tifosi romanisti, ma ha avuto la capacità di entrare rapidamente anche in quello di questa squadra. È un allenatore apprezzato all’interno dello spogliatoio, parla con i giocatori ed ha la giusta mentalità. È un tecnico offensivo, come è giusto che sia dato il materiale umano a sua disposizione. Quando hai gente come Dybala, Pellegrini o El Shaarawy, non puoi pensare di chiuderti. La squadra ora gioca con questa mentalità. Forse rischia qualcosa, ma i risultati gli stanno dando ragione. Per ora ha perso solo con l’Inter, ma anche in quel caso ha giocato molto bene il primo tempo. Più di questo non gli si può chiedere”.
È arrivato da traghettatore, ma può essere anche l’allenatore del futuro?
“Non vedo per quale motivo si dovrebbe cambiare. Non mi sembra ci siano altri nomi interessanti sul panorama calcistico. A parte Simone Inzaghi, gli altri sono tutti precari, a cominciare da Allegri, passando per Pioli che vince una partita e ne perde un’altra. È un continuo di Pioli in e Pioli out e le dichiarazioni di Cardinale sono importanti ed emblematiche. Forse l’unico che ha davvero convinto quest’anno è Thiago Motta, ma proprio per questo lo vogliono almeno cinque o sei squadre. Se De Rossi dovesse continuare su questo cammino, non vedo il motivo per cui non si dovrebbe confermare anche per il futuro”.
Fiorentina-Roma
La Roma adesso ha una partita complicata e determinante per la corsa Champions, contro la Fiorentina in campionato. Ennesimo esame per i giallorossi?
“Arriveranno anche i momenti difficili, ma non bisogna mai dimenticarsi la mentalità che ha portato la Roma ad essere questa squadra oggi. Vedo un gruppo sereno. Non si alza più nessuno dalla panchina e pensano tutti a giocare a pallone. Il test con la Fiorentina sarà un’ottima prova, perché la viola viene dalla vittoria in Conference, ma in campionato non sta andando benissimo. La squadra di Italiano, se vuole ancora inserirsi in corsa Champions, deve assolutamente vincere domenica”.
Finalmente Lukaku ha ritrovato la forma migliore?
“Lukaku è sempre stato questo. Ha avuto momenti, all’inizio, in cui ha trascinato la Roma. Chi ha davvero recuperato però non è il belga, ma gente come Pellegrini e non è certo una cosa da poco. De Rossi ha ritrovato Cristante, e ha fatto sentire di nuovo importante El Shaarawy, l’unico in grado di fare la doppia fase. È protagonista sia a livello difensivo, che con cross interessanti. Su Dybala non dico nulla, il suo valore lo abbiamo sempre saputo”.