“Potevamo fare di più. Il passaggio del turno è ancora tutto da conquistare” ha detto Stefano Pioli ai microfoni di Sky Sport al termine del match con lo Slavia Praga. Effettivamente il 4 a 2 lascia ancora uno spiraglio alla squadra Ceca, ma i rossoneri sono ovviamente favoriti per la qualificazione ai quarti di Europa League. Qualcosa però non ha funzionato, a partire dalle due reti subìte. “Grandissima fragilità difensiva” ha commentato Fulvio Collovati a Tag24. E chi può saperne più di lui, che nel corso della sua carriera proprio in quel ruolo ha raggiunto i successi più grandi, partendo proprio dalla maglia rossonera? Per analizzare Milan-Slavia Praga, Collovati è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Milan-Slavia Praga, Collovati a Tag24
Sembrava una partita facile sulla carta e sembrava che tutto filasse ancor più liscio dopo l’espulsione di Diuof al 26esimo minuto. Invece il Milan ha rischiato parecchio nel match d’andata degli ottavi di finale di Europa League contro lo Slavia Praga. La squadra di Pioli alla fine chiude con un 4 a 2 che mette abbastanza in cassaforte il passaggio del turno, ma gli errori commessi sono stati troppi e saranno oggetto di valutazione e di confronto anche all’interno dello spogliatoio rossonero. Questo gruppo è considerato da tutti uno dei più forti della competizione e, tolte un paio di avversarie pericolose, deve assolutamente pensare di poter arrivare fino in fondo. Per commentare la prestazione fatta in Europa League, Milan-Slavia Praga, Collovati è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Ripartiamo dal risultato e da quanto si è visto in campo: nonostante la superiorità numerica il Milan ha rischiato troppo. Ti aspettavi qualcosa di diverso?
“Considerando la superiorità numerica mi aspettavo sicuramente qualcosa di diverso. È vero che il Milan ha fatto quattro gol, ma ha anche dimostrato la grandissima fragilità difensiva. A certi livelli non è possibile subire due reti da palle inattive. Questa squadra ieri ha dimostrato di poter fare gol in qualsiasi momento, perché ha giocatori come Leao, Giroud o Loftus-cheek, che da centrocampista ha segnato l’ottava rete, essendo insieme a Calhanoglu quello che ne ha fatte di più. Ricordo però due anni fa un Milan quasi impenetrabile dal punto di vista difensivo, con Tomori e Kalulu, e oggi non è più così. Mi sembra invece una squadra fragile e disattenta. Anche Maignan non è certo esente da responsabilità”.
Effettivamente il portiere non sta vivendo una stagione semplice. Anche da Maignan si pensava di poter ottenere qualcosa di diverso?
“Che sia un portiere di grande affidabilità è fuori discussione, non possiamo certo metterlo sul banco degli imputati. Quest’anno però è più incerto e meno sicuro rispetto alla scorsa stagione, in cui aveva fatto gioire spesso i milanisti. Erano stati tanti i paragoni con gli altri portieri e resta la consapevolezza che si tratta di uno dei migliori d’Europa. In questa stagione però mi sembra insicuro. Non riesco a capirne il motivo, ma può capitare anche ai più bravi”.
È un Milan che con il 4 a 2 si è assicurato la qualificazione oppure è ancora a rischio?
“Il 4 a 2 è un risultato che non ti dà alcuna certezza. Ritengo però che nonostante tutto il Milan abbia dei valori assolutamente diversi da quelli dello Slavia Praga. Nella gara di ritorno dovrà fare attenzione a non subire le due reti, che vorrebbero dire pareggio. Sono sicuro però che questa squadra, con una gara fatta bene, potrà andare a vincere fuori casa. Prendere due gol e rischiare l’eliminazione vorrebbe dire mettere sul banco degli imputati non solo la squadra ma anche l’allenatore. Non credo che i rossoneri faranno nulla per pregiudicare la qualificazione al ritorno”.
Anche perché parliamo di una delle squadre favorite per la vittoria finale del trofeo?
“Assolutamente sì, anche perché c’è il rischio eliminazione del Villareal, che ieri ha preso quattro gol. Ci ritroveremo un paio di squadre inglesi, ovvero il West Ham e il Liverpool. Poi c’è il Bayer Leverkusen che ieri perdeva 2 a 0 e poi ha pareggiato e che sta dominando la Bundesliga. A parte questo però non vedo altro. Se togliamo Liverpool e Leverkusen, che sono in testa nei due rispettivi campionati, subito dopo penso ci sia il Milan. In realtà ci metto un po’ tutte le italiane, compresa sicuramente la Roma, e anche l’Atalanta”.
Quella di Leao è stata una stagione particolare, ma finalmente sta tornando?
“Quest’anno mi è capitato di commentare il Milan più volte. L’impressione che a volte si ha di Leao è quella di un calciatore ciondolante e indolente, ma resta il fatto che questa squadra si accende quando si accende lui. A volte mi meraviglio che vada a cercarsi proprio quello spazio stretto sulla sinistra, in cui i compagni di squadra spesso non lo servono. Devono fargli arrivare più palle perché è l’unico che, con il talento che ha, può essere determinante”.