Elezioni Europee 2024, Luca Palamara capolista di Alternativa Popolare. Un colpo a sorpresa che ha spiazzato tanti. Il magistrato che tanto ha fatto discutere in questi ultimi anni, ma solo perché ha raccontato la verità e spesso la verità, quella reale e pura, all’interno del mondo della magistratura forse viene vista con fastidio e disturbo, ha scelto di scendere in campo al fianco di Stefano Bandecchi.
Due nomi che, messi insieme, spiazzano e, forse, incutono anche timore perché sono due persone chiare, limpide che non hanno nulla da nascondere. Quello che pensano, dicono, senza sotterfugi e senza parole pesanti, cristallini. “Ho vissuto il palazzo e quando si sta nel palazzo si pensa solo al palazzo e alle logiche del palazzo, ma in questo caso penso proprio di uscire dal palazzo perché ho voglia e credo sia arrivato il momento giusto di andare in mezzo alle persone e sono sicuro che sarà un’esperienza entusiasmante. Ecco, il senso del mio impegno sarà questo“, le prime parole di Luca Palamara a Tag24. Un manifesto semplice, ma forte e chiaro.
Elezioni Europee 2024, Luca Palamara capolista di Alternativa Popolare: “Rompere luoghi comuni e ipocrisie, ecco perché sto con Bandecchi”
Una scelta che ha fatto discutere e che ha sorpreso, ma per il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, la scelta di Luca Palamara è stata scontata e semplice, un uomo che ha la sua stessa visione, anche e soprattutto su un mondo come quello della giustizia. “Luca Palamara sarà capolista di Alternativa popolare nella circoscrizione del centro Italia, lui identifica chiaramente la linea che abbiamo nei confronti della magistratura. Vogliamo qualcuno che il sistema lo conosce da dentro e che sappia cosa va aggiustato…“
E anche per Luca Palamara, scegliere Stefano Bandecchi non è stato affatto difficile anzi quasi del tutto naturale da come ne parla: “Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere tante persone, a volte ci si azzecca a volte si sbaglia sulle persone, ognuno, poi, può dare i giudizi che vuole, chiaro a volte ci sono state delle posizioni da parte sua che hanno fatto discutere, ma a mio modo di vedere sono stati eccessi per, in qualche modo, porre dei problemi e quindi, da questo punto di vista, mi intrigava di più del fatto di voler cambiare e di voler rompere i luoghi comuni e le ipocrisie e questo mi ha portato a condividere il percorso e l’obiettivo, e vedo in lui, in Stefano Bandecchi, questo“.
Sulla scelta che l’ha portato ad Alternativa Popolare e a scendere in campo dal punto di vista politico, il capolista di Alternativa Popolare Luca Palamara cerca di spiegare, e lo fa in modo chiaro, semplice: “Le vicende che mi hanno riguardato mi hanno portato ad avere un costante e continuo rapporto con la gente, soprattutto in occasione delle presentazioni del libro che ho scritto, che, magari, ha avuto il pregio di scuotere una parte dell’opinione pubblica, un racconto non ipocrita, maggiormente apprezzato da quella parte d’italiani e di cittadini, che sono tanti, che non vogliono essere omologati e non vogliono essere ancorati ad un pensiero unico, ma soprattutto non vogliono rimanere ingabbiati in vecchie logiche di potere“.
Cerca di approfondire il discorso, Luca Palamara: “C’è una considerazione che il quasi 50% degli italiani non vota, ma anche un tema come quello della giustizia tocca la vita delle persone ed è un tema che, per quanto mi riguarda, non deve avere un modo di agire in contrapposizione ma in una logica di mettere a disposizione di tutti degli strumenti per cambiare, una riflessione che qualcuno vuole uscire dagli schemi in modo propositivo e positivo, quindi la mia valutazione è quella di far sentire la mia voce, di poter parlare a tutti e di poter raggiungere tutti coloro hanno a cuore il tema della giustizia, essere così portatori di un sano cambiamento delle istituzioni, ma soprattutto un meccanismo che possa partire dal basso, anche perché è facile essere indicati dal partito o dalla segreteria del partito, è più giusto avere il contatto con le persone, anche perché ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di un punto di riferimento“.