Un grado di invalidità pari o superiore al 75% apre la strada a diverse agevolazioni e prestazioni economiche. Per coloro con un’invalidità di almeno il 74%, è possibile accedere all’Ape Sociale e alla pensione anticipata per lavoratori precoci, conosciuta come Quota 41.
Quando si va in pensione con il 75% di invalidità?
Ape Sociale
L’Ape Sociale è un beneficio che accompagna il lavoratore dalla soglia dei 63 anni fino al raggiungimento del requisito per la pensione di vecchiaia, cioè fino a 67 anni.
Questo anticipo pensionistico a carico dello Stato, calcolato in base alla futura pensione, non può superare i 1.500 euro mensili. Per coloro con un’invalidità superiore al 75%, è possibile accedere a questa prestazione con almeno 30 anni di contributi.
Le donne possono usufruire di uno sconto di un anno di contributi per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni, consentendo loro di accedere all’Ape Sociale con 28 o 29 anni di contributi.
Per richiedere l’Ape Sociale, è necessario interrompere l’attività lavorativa. Successivamente, è possibile tornare a lavorare, ma con l’obbligo di non superare un reddito annuo di 8.000 euro se si è reintegrati come dipendenti o parasubordinati, o di 4.800 euro se si è lavoratori autonomi.
Quota 41
Se hai un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, hai anche la possibilità di accedere alla pensione anticipata per i lavoratori precoci, a patto di soddisfare i seguenti requisiti:
- Aver versato 41 anni di contributi (con una finestra temporale aggiuntiva di tre mesi nel 2019).
- Appartenere alle categorie di lavoratori tutelate che possono accedere all’Ape Sociale.
- Svolgere un lavoro considerato usurante.
- Essere iscritto alla previdenza obbligatoria prima del 1996 e possedere almeno 12 mesi di contributi da lavoro effettivo prima del compimento del 19° anno di età.
Tutte le agevolazioni per gli invalidi al 75%
- Protesi e Ausili Tecnologici: Coloro con invalidità riconosciuta possono ottenere gratuitamente protesi, ortesi e ausili tecnologici per promuovere l’autonomia.
- Collocamento Mirato: Chi ha un’invalidità del 45% o superiore ha diritto all’iscrizione al collocamento mirato come categoria protetta.
- Congedo per Cure: Invalidità riconosciuta del 51% o superiore consente un congedo per cure relative all’infermità, fino a trenta giorni all’anno.
- Esenzione Ticket: Invalidità riconosciuta del 66% dà diritto all’esenzione totale dal pagamento del ticket per prestazioni specialistiche e di diagnostica strumentale.
- Diritti Prioritari: Lavoratori dipendenti nel settore pubblico con invalidità del 66% o più hanno priorità nella scelta delle sedi di lavoro disponibili.
- Altri Supporti: Chi ha un’invalidità del 66% o superiore può beneficiare di ulteriori supporti, come assegnazione di alloggi popolari, abbonamenti agevolati per il trasporto pubblico e esenzione dalla reperibilità delle visite mediche.
- Pensione di Invalidità Civile: Invalidità del 74% o più consente l’accesso a una pensione di invalidità civile, un supporto economico aggiuntivo erogato dall’INPS.
- Ape Sociale: Invalidità dal 75% al 99% consente l’accesso all’Ape Sociale, un anticipo pensionistico con requisiti specifici.
- Pensione Anticipata per Lavoratori Precoci: Invalidità dal 75% al 99% permette l’accesso alla pensione anticipata per lavoratori precoci con requisiti specifici, tra cui 41 anni di contributi.