Se siete appassionati di manga o di cultura giapponese, oppure se siete stati nel Sol Levante, sapete a che cosa facciamo riferimento quando parliamo di tamagoyaki, la tipica frittata giapponese arrotolata. Si tratta di una sorta di omelette soffice e umida che viene servita come stuzzichino nei bar oppure va a comporre il famosissimo bento, il contenitore del pranzo in ufficio o a scuola che equivale alla nostra schiscetta. Ma il tamagoyaki può essere anche utilizzato nel sushi, come ingrediente per il sushi, soprattutto in uramaki e nigiri, oppure proposto come dolcetto, naturalmente con l’aggiunta di zucchero.
La parola tamagoyaki nasce dall’unione dei termini giapponesi tamago (uovo) e piastra (yaki). Dato che che nella lingua giapponese non esiste la distinzione tra termini maschili o femminili, in italiano si può dire il tamagoyaki o la tamagoyaki senza rischio di sbagliare.
Partiamo dagli ingredienti
Se vi è venuta voglia di Giappone e di preparare qualcosa di diverso dal solito, vediamo quali sono gli ingredienti per fare una perfetta frittata giapponese:
- Uova 4
- Salsa di soia 1 cucchiaio
- Mirin 1 cucchiaio
- Zucchero 1 cucchiaio
- Sale
- Olio di semi
Sono tutti ingredienti facilmente reperibili e conosciuti, a parte forse il mirin, che è una sorta di condimento simile al sakè, più dolce e meno alcolico, che si utilizza per cucinare. Viene fatto unendo riso glutinoso cotto a vapore, un preparato che si ottiene fermentando il riso con un fungo e distillato di riso o alcol, il tutto fermentato e poi filtrato. Lo trovate nei negozi di alimentazione bio, ma anche nei negozi etnici.
Per essere proprio precisi, la realizzazione della frittata giapponese richiederebbe l’utilizzo di un’apposita pentola dalla forma rettangolare o quadrata, che facilita la creazione del rotolo, ma potete utilizzare una normale padella antiaderente e dare al tamagoyaki la forma rettangolare con una spatola o con una stuoia da sushi.
Come si fa la frittata giapponese tamagoyaki
Per preparare la frittata giapponese tamagoyaki rompete le uova in una ciotola e sbattetele leggermente con una forchetta (ancora meglio se lo fate con le classiche bacchette giapponesi), cercando di non inglobare troppa aria. Aggiungete un cucchiaio di salsa di soia, il mirin, lo zucchero e un pizzico di sale, quindi mescolate bene con le bacchette fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto completamente.
Ungete la padella antiaderente con un batuffolo di carta imbevuto di olio, poi scaldatela sul fuoco e versateci dentro uno strato sottile del composto d’uovo che avete preparato prima. Fate andare a fiamma media e poi, sempre rimanendo nella padella, arrotolate la frittata giapponese su se stessa aiutandovi con le bacchette o con una spatola. Una volta fatto, spostate il rotolo sul lato della padella e ungetela nuovamente con la carta imbevuta d’olio.
Versate un altro strato di composto di uova, facendolo colare anche sotto il primo rotolo di omelette, e poi arrotolate anche questo, includendo il rotolo precedente. Spostate quindi il “rotolo doppio” che avete ottenuto sul bordo della padella. Andate avanti procedendo in questo modo fino ad esaurire il composto di uova: otterrete un’unica, grande, omelette arrotolata.
Gli ultimi passaggi
Siete praticamente giunti a conclusione della procedura necessaria per fare la frittata giapponese. A questo punto, aiutandovi con una spatola, schiacciate il rotolo che avete ottenuto sia sopra, che sotto, che di lato, in modo da compattarlo bene, e poi lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente. Se volete rendere la vostra frittata ancora un più compatta, potete comprimerla con una stuoia per il sushi, in modo da darle anche la tipica forma rettangolare.
Trasferite il tamogoyaki su un tagliere e tagliatelo a fette spesse circa 1 cm e poi servitelo con della salsa di soia oppure con del daikon grattugiato condito con una goccia di salsa di soia.