Il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha emesso un decreto che prolunga lo stato di emergenza per altri 30 giorni. All’inizio dell’anno, Noboa aveva adottato la misura nel mezzo di un picco di violenza.

L’Ecuador prolunga lo stato di emergenza per altri 30 giorni

Daniele Noboa ha proclamato lo stato di emergenza in Ecuador lo scorso 9 gennaio. Questo è avvenuto in seguito a gravi disordini causati dalla fuga di Adolfo Macias, condannato a 34 anni di reclusione per crimine organizzato, traffico di droga e omicidio. Durante la sua evasione, sono stati rapiti oltre 200 agenti di polizia e guardie carcerarie.

Il presidente ecuadoriano ritiene che sia necessaria una proroga per ridurre gli omicidi e mantenere l’ordine nel Paese. Questa misura era utilizzata anche dal predecessore di Noboa, Guillermo Lasso, per colmare la crescente violenza.

La popolarità di Noboa nel Paese

Daniel Noboa è salito al potere durante una grave crisi di sicurezza pubblica. Il tasso di omicidi sfiorava i 40 casi ogni 100mila abitanti, mentre il deficit economico raggiungeva i 5 miliardi di dollari e il tessuto sociale era stato devastato dalle azioni della criminalità organizzata.

Dal 9 gennaio, il numero di omicidi è stato dimezzato. Questo successo ha aumentato la popolarità del presidente, che dopo i primi 100 giorni del suo mandato, gode l’82 per cento dei consensi.