Nella lotta per i diritti e la parità di genere alla manifestazione dell’8 marzo a Roma per la Giornata Internazionale della donna, non poteva mancare Fondazione Pangea Onlus che da anni si batte in prima linea per migliorare la condizione femminile in paesi difficili come l‘Afghanistan e per sconfiggere la violenza di genere in Italia, con percorsi di aiuto e sportelli di ascolto.

I microfoni di Tag24, grazie all’inviato Thomas Cardinali, hanno raggiunto la vice presidente di Fondazione Pangea, Simona Lanzone, che ha raccontato alcuni dettagli sullo sportello aperto in Via Gallia a Roma per i diritti delle donne migranti.

Sulla dibattuta questione del velo indossato dalle donne musulmane, la vice presidente spiega il suo punto di vista, ribadendo che la libertà dei singoli va supportata indipendentemente dalla loro religione. Presente anche una rappresentanza di donne che hanno ricevuto il supporto e l’aiuto di Pangea.

Simona Lanzone (Fondazione Pangea): “Aiutiamo le donne di tutto il mondo nel percorso di fuoriuscita dalla violenza”

La Fondazione Pangea Onlus si occupa da anni di supportare le donne che vivono in Afghanistan ma in occasione della manifestazione a Roma per l’8 marzo, la vice presidente è stata presente all’iniziativa organizzata da “Non una di meno”.

D: Sappiamo del vostro costante e prezioso impegno in Afghanistan ma state lavorando anche in Italia per supportare le donne migranti in Italia per favorire l’integrazione. Ci racconta di più su questo progetto?

R: Sono Simona Lanzone, la vice presidente di Pangea e ci occupiamo di sostenere le donne in molti paesi del mondo. In Italia abbiamo uno sportello che lavora a livello nazionale che si trova proprio qui a Roma. Le donne che vengono qui sono principalmente italiane, sono meno quelle migranti, perché da un lato hanno paura e dall’altro non sanno probabilmente nemmeno di subire violenze e allo stesso tempo non hanno ancora a disposizione gli strumenti per costruirsi un’autonomia.

Abbiamo aperto per questo uno sportello ad hoc per le donne migranti che offre aiuto e servizi socio-sanitari proprio per loro, costruendo un percorso di uscita dalla violenza insieme. Queste donne arrivavano direttamente dalle case rifugio, quando erano in gravi situazioni di pericolo e abbiamo capito che bisognava agire prima. Tutte abbiamo gli stessi diritti.

D: Le donne che arrivano allo sportello hanno libertà di scelta sul velo? Sono gli uomini che le obbligano ad indossarlo?

R: Ci sono sicuramente ancora degli uomini che opprimono le donne con il velo. Come è vero che ci sono uomini occidentali che tolgono la libertà alle donne senza usare il velo. Il punto vero della questione è uscire dall’idea di dominio sulle donne a prescindere dalla religione. E’ fondamentale.

Manifestazione 8 marzo Roma: l’intervista alle donne di Fondazione Pangea

Ecco il video con l’intervista integrale realizzata da Tag24 alla vice presidente di Fondazione Pangea Onlus e alle donne che hanno ricevuto il loro prezioso aiuto, in occasione della manifestazione dell’8 marzo per la Giornata Internazionale dei diritti delle donne a Roma: