Bonus 15% sul lavoro straordinario e notturno, arrivano le nuove indicazioni dell’Agenzia delle entrate su come applicare l’incentivo fino a tutto il 2024. La misura di agevolazione, prevista già dal decreto legge 48 del 1° maggio 2023 (decreto cosiddetto “Lavoro”), ha trovato conferma per il primo semestre (dal 1° gennaio al 30 giugno) del 2024, salvo poi le nuove indicazioni dell’Agenzia delle entrate, arrivate nella giornata del 7 marzo 2024, per estendere l’incentivo fino alla fine dell’anno.

Di conseguenza, la platea attesa per il bonus del 15% sulle ore lavorate nelle giornate festive e di notte è più ampia rispetto alle previsioni iniziali. L’Agenzia delle entrate definisce il bonus come trattamento integrativo speciale da pagare ai lavoratori del settore del turismo, incluse le strutture ricettive, termali e della ristorazione. I chiarimenti sono contenuti nella comunicazione dell’Agenzia delle entrate numero 5 del 7 marzo 2024.

Bonus 15% straordinario notturno, erogazione incentivo fino a tutto il 2024

Arrivano nuove indicazioni da parte dell’Agenzia delle entrate sul trattamento integrativo speciale, il bonus del 15% calcolato sulla retribuzione lorda che va a favore dei lavoratori del turismo, delle strutture ricettive e della ristorazione nei primi sei mesi del 2024 per le ore di straordinario nei giorni festivi e per il lavoro notturno. I chiarimenti sono contenuti nella circolare numero 5 del 7 marzo 2024 e prevedono l’erogazione di un incentivo dell’importo del 15% da calcolare sule retribuzioni lorde per le prestazioni lavorative dal 1° gennaio al 30 giugno 2024.

La novità principale della misura deriva, da quanto si legge nelle spiegazioni dell’Agenzia delle entrate, dalla possibilità di estendere il bonus in busta paga anche successivamente al 30 giugno prossimo. Le condizioni per l’applicazione dell’incentivo da luglio a dicembre 2024 prevedono la fruizione del bonus fino alle operazioni di conguaglio di fine anno o, in ogni modo, alla fine del rapporto di lavoro, con indicazione specifica nella Certificazione unica (Cu) come avvenne anche lo scorso anno.

Bonus 15 straordinario notturno, ecco chi può riceverlo

La misura del bonus del 15 per cento sul lavoro notturno e sullo straordinario dei giorni festivi è stato introdotta, infatti, dal decreto legge numero 48 del 1° maggio 2023 (Dl “Lavoro”) e la disciplina di quanto prevede la legge di Bilancio 2024 (Dl 213 del 2023) è del tutto simile a quella di un anno fa. I datori di lavoro possono procedere con il recupero di quanto erogato ai lavoratori alle dipendenze nelle buste paga con la compensazione orizzontale, utilizzando il modello F 24. Per questa operazione, l’Agenzia delle entrate conferma l’utilizzo del codice tributo dedicato 1702.

Disciplina dell’incentivo per i lavoratori del settore del turismo

La restante disciplina del bonus del 15% sugli emolumenti lordi pagati dal datore di lavoro ai lavoratori in rapporto alle ore di lavoro di notte e di straordinario mantiene la previsione di un anno fa. L’incentivo va versato dai datori di lavoro ai dipendenti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Tali categorie possono essere reperire nell’articolo 5 della legge 287 del 1991. Rientrano in questa platea le pizzerie, i bar, i ristoranti, le pasticcerie, le gelaterie, gli esercizi di somministrazioni all’interno di altre strutture come sale da ballo (o da gioco) e stabilimenti al mare.

Incentivi lavoratori ristoranti, bar e somministrazioni alimenti e bevende, ecco come fare l’autocertificazione

Ai fini della fruizione degli incentivi, dal canto loro, i lavoratori devono presentare al datore di lavoro un documento autocertificato nel quale richiedono l’erogazione del bonus. Nel documento è necessario autocertificare che, nel 2023, i redditi percepiti siano inferiori al tetto di 40mila euro, condizione quest’ultima confermata dalla legge di Bilancio 2024 per il pagamento della misura di quest’anno.

Per il 2024, infine, il trattamento integrativo speciale comporterà investimenti del governo di 81,1 milioni di euro, applicati a retribuzioni sulle quali calcolare l’incentivo di oltre 540 milioni di euro.