Tensione, dissenso e grande fermento, durante il corteo della manifestazione dell’8 marzo 2024 a Roma, dove sono stati diversi i duri attacchi verso personalità pubbliche, dal mondo della politica, alle presunte censure della Rai, fino ai discorsi pro-Palestina dall’attivista Maya Issa.

Un altro dei personaggi attaccati nel corso della manifestazione, è stato Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, accusato dai partecipanti di “aver difeso il figlio” Ciro Grillo dalle accuse che lo vedrebbero coinvolto in un caso di violenza sessuale di gruppo.

Manifestazione 8 marzo 2024, il corteo contro Beppe Grillo

La manifestazione per la Giornata Internazionale della Donna ha visto i partecipanti esprimere con forza il loro dissenso nei confronti di Beppe Grillo.
E’ stato accusato dai partecipanti di aver colpevolizzato una vittima di violenza per proteggere il figlio, Ciro Grillo, coinvolto in un caso giudiziario di violenza sessuale di gruppo.

Al corteo vandalizzano il manifesto di Beppe Grillo e urlano: “Non ti vogliamo nei nostri teatri”

Nella protesta, i manifestanti hanno vandalizzato il manifesto di Beppe Grillo e hanno gridato con fermento al microfono: “Un uomo che colpevolizza una vittima di violenza per proteggere il figlio non lo vogliamo nei nostri teatri”.

I presenti alla manifestazione hanno così espresso il loro dissenso in modo chiaro e deciso, utilizzando anche il microfono per urlare le stesse frasi contro Grillo.

Approfondisci i dettagli del processo al figlio di Beppe Grillo.