Arrivano aumenti degli stipendi di 196 euro al mese per i lavoratori dipendenti di un settore produttivo e montante di 4.165 euro, dopo la firma del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro arrivato nella giornata del 7 marzo 2024. L’accordo per i lavoratori della concia – un altro contratto del settore della moda siglato in attesa degli ultimi per i quali sono partiti i tavoli di trattativa – sarà valido dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2026, con aumenti degli stipendi riconosciuti nelle buste paga a partire da questo mese di marzo 2024 e fino al 2026.
L’accordo è stato siglato dall’Associazione delle industrie conciarie aderente a Confindustria con la Filctem delle Cgil (alla quale aderiscono i lavoratori della chimica, del tessile, dell’energia e delle manifatture), dalla Federazione energia moda chimica e affini (Femca) Cisl e dalla Unione Italiana Lavoratori tessile, energia, chimica (Uiltec). I lavoratori del settore della concia sono in tutto 23mila circa per un totale di 1.200 dipendenti ai quali andranno gli aumenti stipendiali.
Aumenti stipendi 196 euro al mese dal 1° marzo 2024, ecco per chi
Arrivano gli aumenti degli stipendi per i lavoratori del settore della concia che avranno in più 196 euro al mese – riferiti alla retribuzione media – dopo il rinnovo del contratto collettivo nazionale avvenuto nella giornata del 7 marzo 2024 tra i sindacati aderenti a Confindustria. Il nuovo accordo avrà validità dal 1° luglio 2023 fino al 30 giugno 2026, mentre gli aumenti degli stipendi si riferiscono al periodo a decorrere dal 1° marzo 2024. Proprio sugli aumenti stipendiali si prevede un aumento complessivo su più tranche di 196 euro al mese.
Le tranche di aumenti stipendiali che i lavoratori troveranno nelle proprie buste paghe prevedono gli incrementi:
- dal 1° marzo 2024 di 96 euro al mese, la parte più consistente;
- dal 1° gennaio 2025 aumenti di altri 55 euro al mese;
- dal 1° gennaio 2026 l’ultima rata di aumenti, pari a 40 euro al mese.
Per effetto degli aumenti, il montante complessivo sarà di 4.165 euro, mentre l’aumento sui minimi (Tem) ammonta a 191 euro riferito al livello di retribuzione D2. Il minimo avrà, dunque, un incremento di retribuzione pari al 10,32 per cento, rispetto al valore Ipca e sul Tec del 10,59 per cento.
Aumenti stipendi 196 euro e altri premi e welfare aziendale per i lavoratori della concia
Oltre agli aumenti degli stipendi mensili, sono previste anche misure di welfare contrattuale. Sul fondo integrativo Sanimoda, la quota a carico delle imprese datrici di lavoro arriva a 15 euro per ciascun dipendente a decorrere dal 1° aprile 2026. Si prevede, in aggiunta, anche l’assicurazione per la non autosufficienza (Ltc) con contribuzione a carico delle imprese del settore della concia di 2 euro. La decorrenza di quest’altra misura avverrà dal 1° gennaio 2026.
Le altre misure del contratto
Tra le altre misure, non di carattere economico e retributivo ma relative ai diritti, del nuovo contratto del settore della concia dal 2023 al 2026, si riconoscono agibilità per i rappresentanti dei lavoratori in materia di sicurezza. Il contratto, inoltre, recepisce le norme relative agli accomodamenti ragionevoli e definisce le linee guida relative alla partecipazione, alle ferie solidali, nonché sullo smarworking.
La contrattazione sindacale, inoltre, produce anche le causali da applicare ai lavoratori assunti con contratti a tempo determinato, al pari delle clausole sugli accordi di lavoro a tempo parziale. Rientrano nella contrattazione anche i miglioramenti in tema di conservazione del posto di lavoro nel caso di malattie invalidanti, che l’integrazione retributiva riconosciuta dall’impresa.
Tra i diritti trova applicazione anche il congedo per le donne vittime di violenza di genere. I prossimi contratti del settore della moda che dovranno essere rinnovati sono quello delle calzature (già scaduto alla fine dello scorso anno) e del tessile abbigliamento, in scadenza alla fine di questo mese.