Grave episodio di abuso di potere a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Un ufficiale giudiziario è stato arrestato dopo aver chiesto rapporti sessuali a donne in gravi difficoltà economiche e nel pieno di potenziali sfratti.

Salerno, arrestato ufficiale giudiziario a Nocera Inferiore: sesso per evitare lo sfratto: cosa è successo

L’indagato secondo la prospettazione accusatoria, ha abusato della sua posizione lavorativa per avere rapporti con diverse donne. Numerosi gli episodi segnalati di concussione sessuale e violenza aggravata, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzone in atti giudiziari, tutti emersi in breve tempo, da luglio a novembre del 2022.

Nonostante il suo ricorso contro la decisione del Tribunale del riesame, i suoi gesti sono stato ritenuti inammissibili dalla Cassazione.

L’ufficiale giudiziario è stato arrestato

Per la concussione e la violenza sessuale, la Procura di Nocera Inferiore ha ribadito le condotte commesse nell’ambito di procedimenti di sfratto ai danni di donne in condizione di gravissimo disagio socioeconomico, come evidenziato dal procuratore capo di Nocera Inferiore, Antonio Centore:

“Di fronte alla prospettiva di un’immediata esecuzione dello sfratto nel caso di mancata soggezione alle pretese sessuali del pubblico ufficiale”.

Le indagini hanno consentito di far emergere un grave quadro di “aperta e immediata” disponibilità di avvocati e privati cittadini nella formulazione o accettazione di proposte corruttive. Il 24 ottobre 2023 il Riesame ha accolto l’appello della Procura, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in relazione ad ulteriori capi di imputazione con l’applicazione della misura cautelare per evitare il pericolo di recidività da parte dell’uomo.

A seguito della la declaratoria di inammissibilità del ricorso per Cassazione proposto dall’ufficiale giudiziario indagato contro la decisione del Tribunale del riesame è stata data nella mattina dell’8 marzo l’esecuzione alla misura cautelare in carcere.

Per l’indagato, si sono aperte le porte della casa circondariale di Vallo della Lucania.