Il governo di Hong Kong ha presentato una proposta di legge sulla sicurezza che aumenta le preoccupazioni sull’erosione di libertà dei residenti. La bozza mira ad ampliare sanzioni per chi “mette in pericolo la sicurezza nazionale”.
Hong Kong emette una nuova bozza di legge sulla sicurezza
La proposta di legge sulla sicurezza, presentata dal governo, apporta delle modifiche alla Legge fondamentale, il documento che stabilisce le relazioni tra Hong Kong e Cina sin dalla fine del dominio coloniale britannico nel 1997.
Il pacchetto, noto come Articolo 23, aumenta i controlli sugli organi politici interni e sulle organizzazioni internazionali che operano a Hong Kong.
La bozza mira ad aggiornare o approvare nuove leggi contro i reati di spionaggio, tradimento, sabotaggio ecc. e propone sanzioni più severe. Prevede condanne fino all’ergastolo per insurrezione, tradimento, sabotaggio e ammutinamento, 20 anni per spionaggio e 10 anni per crimini legati al segreto di stato e sedizione.
La legge sulla sicurezza nazionale del 2020
Dopo mesi di proteste pro-democrazia del 2019, nel 2020, Pechino ha imposto una legge sulla sicurezza per riportare la stabilità a Hong Kong. In quell’anno sono stati arrestati principali attivisti o sono stati costretti a fuggire all’estero.
La nuova proposta amplia il contenuto della legge del 2020. Si prevede che le nuove norme verranno approvate in tempi brevi.