«Sono lieta che, dopo la disputa sulla partecipazione dei cittadini alla Consulta del Verde, avuta con la maggioranza di destra», esordisce il consigliere comunale Maria Cristina Morbello, «il presidente della I Commissione, che ringrazio per la sua sensibilità democratica pur a scoppio ritardato, abbia riproposto il mio emendamento presentato nella scorsa seduta, proprio nella parte riguardante la partecipazione aperta ad associazioni e comitati locali alla stessa Consulta del Verde. Un “particolare”, quello della partecipazione dei cittadini, che all’inizio era loro sfuggito. Per fortuna che, in mancanza di riflessioni adeguate, anche copiare politicamente può essere educativo e, di conseguenza, servire a qualcosa».  

Perugia, Morbello: “Soddisfatta per Consulta del Verde e Regolamento”

«Pertanto sono molto soddisfatta», prosegue Morbello, «del varo della Consulta del Verde in una nuova forma, con più partecipazione da parte dei cittadini, un organismo che – dopo “lunga gestazione” – è stato originato da un mio ordine del giorno di cui andrò sempre fiera. E la mia soddisfazione aumenta poiché, nella consiliatura comunale che volge al termine, ho anche proposto – con un altro ordine del giorno – anche quell’importante Regolamento del Verde che a Perugia tanto mancava».

«Con l’approvazione del Regolamento e la nascita della Consulta del Verde», aggiunge, «chiudo in bellezza il ciclo della mia consiliatura: oggi Perugia è dotata di due strumenti che mancavano per consentire una maggiore partecipazione attiva dei cittadini alla tutela del verde e dell’ambiente, quale eccezionale patrimonio da gestire, curare e salvaguardare».

«Mi è sempre piaciuto pensare», conclude Morbello, «che azioni quali pianificare, gestire, progettare, tutelare, valorizzare e accrescere il verde pubblico e privato sul territorio comunale restino fondamentali per la qualità della vita di noi cittadini. Pertanto, in un futuro immediato, sarà importante creare un rapporto e una collaborazione permanente tra il Comune di Perugia, le associazioni e i comitati ambientalisti per il maggior dialogo possibile e, soprattutto, per trovare le migliori soluzioni a tutela della nostra amata natura, che ci circonda e ci protegge».