In questi giorni sta facendo il giro del web e dei social il video di un momento immortalato durante una seduta della Commissione Antimafia, nel quale si nota che un parlamentare ha lasciato, forse erroneamente, il microfono aperto. In sottofondo, come emerge dal filmato, si sentono gemiti e rumori davvero particolari.

Commissione Antimafia, un membro lascia il microfono aperto e si sentono gemiti in tutta l’aula: che cos’è successo

Ci sono state quasi tre ore di audizione del procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone alla Commissione parlamentare Antimafia, durante la quale non sono mancati imprevisti: come si vede nel video pubblicato sui social, un membro – non presente fisicamente ma presente in video collegamento – ha lasciato il microfono aperto.

Mentre un collega stava parlando, questa persona ha emesso dei gemiti che appunto sono stati avvertiti dai presenti in aula. In quel momento si stava tenendo una importante audizione sul caso del presunto dossieraggio ai danni di politici e di personaggi famosi da parte di un membro della Guardia di finanza, Pasquale Striano.

L’audizione è stata però interrotta da tale episodio inatteso. Tutto è durato pochi secondi, che sono comunque bastati per finire al centro della cronaca e del mondo dei social.

È successo, per la precisione, durante l’intervento di Andrea Orlando. Sono stati avvertiti in modo distinto due gemiti provenienti da un microfono acceso di uno dei parlamentari in collegamento da casa.

Ci sono stati attimi di imbarazzo. Poi lo stesso Orlando ha fatto una precisazione che ha scatenato qualche piccola risata in aula. Ha detto:

Stiamo forse interrompendo qualcosa di importante.

Poco dopo poi è stato fatto presente che qualcuno da casa aveva il microfono aperto ed è stato invitato a chiuderlo, al fine di non disturbare o interrompere l’audizione in corso.

Quell’esatto momento è stato immortalato e poco dopo ha iniziato a fare il giro del web e dei social, scatenando moltissime reazioni. In molti hanno pensato che quel gemito fosse collegato a qualche presunta azione corporea da parte del membro in collegamento.

Il video

Ecco il video pubblicato da un utente su Facebook ripreso dalla pagina social di Aqtr.official.

La precisazione della Commissione

Mentre sul web sono state avanzate diverse ipotesi a proposito di questi gemiti (alcune anche a sfondo sessuale), subito sono arrivate precisazioni da parte di membri della Commissione. In particolare la presidente Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia, è intervenuta su quanto accaduto e su quanto diversi utenti avevano ormai già ipotizzato sui social.

Colosimo ha pubblicato un post su X nel quale ha precisato che tutto ciò che è girato e sta girando in rete a proposito dell’audizione è falso. Ha smentito le diverse ipotesi che, breve tempo, erano nate a proposito di questo episodio.

La presidente della Commissione parlamentare Antimafia ha spiegato che dalla propria postazione è in grado di vedere lo schermo. Ha aggiunto che non è successo niente di quanto riportato in modo erroneo.

La deputata che lavora nel partito di Giorgia Meloni ha spiegato che il protagonista di tale vicenda è un commissario che, seppur malato, continua a seguire in modo lodevole i lavori dell’antimafia.

I gemiti dunque sarebbero legati proprio ad una malattia da cui sarebbe affetto questo soggetto, di cui ovviamente non è stato fatto il nome per motivi di privacy.

Chiara Colosimo ha concluso il suo post auspicandosi che si torni a parlare solo ed esclusivamente dei contenuti emersi nel corso delle audizioni e non di altro. La presidente della Commissione parlamentare Antimafia ha definito tali contenuti “gravi”.

A prendere le difese del collega è stato anche il senatore del Pd Walter Verini. Il politico ha precisato che a lasciare il microfono erroneamente aperto è stato uno dei membri della Commissione, il quale è malato da tempo.