Non c’è conferma, ma neppure una smentita circa l’esistenza di un disegno politico dietro l’attività di raccolta illegale di dati personali di politici e personaggi pubblici su cui sta indagando la Procura di Perugia.

E’ questa la conclusione ha cui è giunto il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, che rispondendo alle domande dei giornalisti, questa mattina, ha espresso preoccupazione per quanto sta emergendo dalle indagini condotte dal Procuratore Raffaele Cantone, che oggi è intervenuto in Commissione Antimafia.

Dossieraggio, Donzelli: “Preoccupa non si riesca ad esclude un disegno di inquinamento del confronto democratico”

Il parlamentare di Fratelli d’Italia ha denunciato come preoccupante il fatto che al momento i procuratori Giovanni Melillo e Raffaele Cantone non abbiano potuto escludere l’esistenza di un disegno politico dietro la presunta attività di dossieraggio ai danni di esponenti di centrodestra.

“E’ grave e preoccupa e deve preoccupare tutti i rappresentanti delle istituzioni il fatto che non lo stiano negando e nessuno riesca a negarlo.”

ha dichiarato Donzelli che poi ha aggiunto:

“Deve preoccupare che nessuno riesca a escludere un disegno di inquinamento del confronto democratico, quindi un disegno eversivo. Da questo punto di vista è necessario approfondire fino in fondo.”

Da quanto emerso dalle indagini fino a questo momento, sembrerebbe che la maggior parte dei politici spiati appartenga all’area politica di centrodestra. Una circostanza confermata anche ieri dal Procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo nella sua audizione in Commissione.

Donzelli: “Istituzioni dimostrino di avere anticorpi davanti ad attacchi così gravi”

Donzelli ha, infine, espresso preoccupazione per quanto sta emergendo dalle indagini e ha auspicato una reazione pronta ed efficace da parte delle istituzioni.

“Cantone e Melillo hanno reso delle dichiarazioni importantissime molto nette e molto chiare che confermano le nostre preoccupazioni. Sicuramente le istituzioni devono dimostrare di avere gli anticorpi davanti a degli attacchi così gravi e pericolosi”.