Il ciclone dossieraggio ha investito anche il mondo del calcio e, in particolare, il presidente della Figc Gabriele Gravina. Il numero uno della Federazione è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma con l’ipotesi di autoriciclaggio e appropriazione indebita. La vicenda sta tenendo banco in queste ore e lo stesso Gravina ha voluto dare la sua versione a margine dell’incontro con gli arbitri e il designatore Gianluca Rocchi a Roma.
Dossieraggio, Gravina: “Mi hanno attaccato sul piano della credibilità”
Il presidente della Figc ha ammesso di essere profondamente amareggiato, sottolineando come qualcuno stia provando a minare la serenità dell’ambiente e dell’intero sistema. Nel corso dell’intervista Gravina ha ribadito di voler andare fino in fondo alla questione.
A livello personale c’è amarezza, mi dispiace. Quando rivesti un ruolo istituzionale e ti colpiscono sul personale è chiaro che soffri. Colpendo e attaccando me sul piano della credibilità si mette in difficoltà il nostro sistema. Qualcuno da un po’ di tempo cerca di minarne la stabilità, crede di poter arrecare danno e l’arreca ma chi mi conosce sa che sono forte nelle mie reazioni.
Il ruolo di Gravina nell’indagine
Nella seconda parte dell’intervista il presidente della Figc ha commentato le accuse rivolte nei suoi confronti e ha svelato di aver chiesto in prima persona di esser iscritto al registro degli indagati.
In tutta l’attività di dossieraggio che sta emergendo sono stato parte lesa. Quando si fa attività dossieraggio ci contenuti falsi. Pur non essendo indagato ieri ho chiesto di esserlo, una cosa che può apparire anche una contraddizione ma era indispensabile da parte mia. Non per difendermi dai magistrati che non mi hanno mai rivolto accuse, nemmeno ieri, tanto che non ci sono imputazioni per il momento. Mi sono dovuto far indagare per potermi difendere contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime
Gravina: “Voglio capire chi ha predisposto il dossieraggio”
Gravina ha chiuso il suo intervento ribadendo di voler ricercare la verità a tutti i costi. Il numero uno della Figc non si fermerà finché non avrà capito chi è stato ad aver predisposto il dossieraggio.
Immagino che la fonte sia sempre la stessa. Ho esibito documenti ufficiali con data certa. Tutto ha avuto risposte e riscontro. Ho chiesto l’accertamento verità. Se ci sono responsabilità voglio capire chi ha predisposto il dossieraggio. Voglio sapere i nomi dei mandanti.