Marco Di Bello al centro delle polemiche, un’altra volta, ma questa volta non c’entra la Serie A, bensì la Champions League con Real Madrid-Lipsia. Anche se a questo giro la colpa è stata divisa con Davide Massa, arbitro del match valevole per gli ottavi di ritorno della coppa dalle grandi orecchie.

Il motivo? Secondo il Lipsia la classe arbitrale italiana ha condizionato la partita a causa di una conduzione arbitrale totalmente insufficiente. Nel dettaglio, spicca un episodio che ha visto protagonista Vinicius; per i tedeschi, infatti, il brasiliano andava espulso a causa di un fallo di reazione ai danni di Orban, con Massa e il resto della squadra arbitrale italiana che hanno invece optato per un semplice giallo. Decisione che ha reso il post partita di fuoco.

Real Madrid-Lipsia, Massa e Di Bello nella bufera: ecco il perchè

Andiamo indietro nel tempo. Già durante il match d’andata le polemiche sono state tante a causa degli errori di Gil Manzano, che ha annullato un gol al Lipsia per un fuorigioco, considerato dai tedeschi, inesistente (una fotocopia del gol di Acerbi contro la Roma per intenderci).

Neanche il tempo di assorbire la rabbia, che anche al ritorno il club tedesco ha fatto fronte ad un altro episodio che ha lasciato l’amaro in bocca. Tutto è successo al minuto 54: Vinicius e Orban vanno incontro ad una palla contesa, con il giocatore ospite che finisce a terra dopo il contrasto.

Da lì vola qualche parola di troppo, che Vinicius non prende bene. Il brasiliano si avvicina con fare minaccioso all’avversario, prendendolo per il collo e buttandolo nuovamente a terra. Massa vede tutto, ma si limita ad estrarre solamente il giallo.

Una decisione che ha scatenato le polemiche del Lipsia, che si aspettavano il cartellino rosso. Al Var Irrati ha avallato la decisione del collega, così come anche Di Bello, quarto uomo del match e in traiettoria con l’episodio avvenuto praticamente di fronte a lui. Ma il fischietto di Brindisi non ha avuto nulla da dire al collega, lasciando dunque il giallo a Vinicius.

La rabbia è aumentata anche nei minuti successivi, dato che Vinicius riuscirà a trovare anche il gol del vantaggio. Ironia della sorte, sarà proprio Orban a trovare il gol del pareggio, con i tedeschi che però non riusciranno a recuperare il risultato, venendo così eliminati. E dopo il triplice fischio le polemiche si sono innalzate ai massimi livelli.

Ancora errori

Sui social la rabbia dei tifosi tedeschi è esplosa, così come l’ironia dei tifosi italiani. Questi ultimi infatti hanno rimarcato l’episodio, sottolineando anche come Di Bello si sia reso protagonista di un episodio in cui la valutazione personale sia stata tutt’altro che esatta, finendo nella bufera pur non arbitrando.

“Massa non l’ho capito, Di Bello nemmeno commento”; “Al Var si sono fatti un sonno, ancora una volta però abbiamo capito l’utilità di Di Bello, nessuna”; “Dopo lo scempio di Lazio-Milan, anche questo. Non so che dire“. Questi i commenti dei tifosi, che hanno rimarcato la conduzione insufficiente di Massa, puntando il dito anche su Di Bello stesso.

Perchè le polemiche intorno al fischietto di Brindisi continuano a non placarsi. Lazio-Milan ha lasciato il segno, gli errori compiuti in quella partita continuano a rimanere nella memoria dei tifosi biancocelesti e non. Che hanno portato alla sospensione dell’arbitro per un mese, non condizionandone però la stagione del fischietto in Europa. Una decisione che ha alimentato la rabbia e la diffidenza verso la classe arbitrale italiana, che continua nel suo momento negativo. E insieme ad esso presente anche Di Bello. Che di farsi dimenticare proprio non ne ha voglia.