Le normative italiane garantiscono la tutela degli individui che, a causa di una condizione di invalidità, si trovano privi dei mezzi necessari per sostenere la propria esistenza.

L’Inps è l’organismo preposto a proteggere i cittadini affetti da minorazioni fisiche o psichiche, offrendo una serie di prestazioni economiche e agevolazioni, tra cui l’accesso anticipato alla pensione di vecchiaia.

Invalidità, qual è la percentuale minima per ottenere la pensione?

La pensione di inabilità costituisce un sostegno economico erogato dall’Inps a favore di coloro ai quali è riconosciuta un’inabilità lavorativa totale (100%) e permanente, e che si trovano in uno stato di bisogno economico.

Per accedere a questa prestazione, sono richiesti i seguenti requisiti:

  • Età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • Riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
  • Reddito inferiore alla soglia stabilita annualmente per legge (per il 2023 euro 17.920,00, in aumento rispetto ai 17.050,42 euro dell’anno precedente);
  • Cittadinanza italiana;
  • Per i cittadini comunitari, iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • Per i cittadini stranieri extra-UE, necessario il permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • Residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

L’importo mensile, erogato per tredici mensilità, parte dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie competenti. L’ammontare mensile è attualmente fissato a 313,91 euro per l’anno corrente (euro 292,55 nel 2022).

Per il calcolo del reddito, in fase di prima liquidazione si considerano i redditi dell’anno in corso dichiarati in via presuntiva. Negli anni successivi, per le pensioni, si prendono in considerazione i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento, mentre per altre tipologie di reddito si considerano gli importi percepiti negli anni precedenti.

Al compimento dell’età anagrafica per il diritto all’assegno sociale (67 anni), la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale sostitutivo. L’accesso a questa prestazione è subordinato all’inoltro della domanda tramite il portale telematico dell’Inps, disponibile su “inps.it – Pensione e Previdenza – Pensione di inabilità agli invalidi civili”, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile presentare la domanda tramite un ente di patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Qual è la percentuale minima per ottenere l’assegno di assistenza?

L’assegno mensile di assistenza rappresenta un sostegno economico erogato dall’Inps a favore di individui affetti da una riduzione parziale della capacità lavorativa, con percentuali di invalidità comprese tra il 74% e il 99%. Questa prestazione è destinata a coloro che presentano un reddito inferiore alle soglie annualmente stabilite dalla legge.

La prestazione viene erogata per tredici mensilità, a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, in casi eccezionali, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie competenti. Per l’anno 2023, l’importo mensile dell’assegno è di 313,91 euro (rispetto ai 292,55 euro del 2022), e il limite di reddito personale è fissato a 5.391,88 euro (5.025,02 euro nell’anno precedente).

I requisiti per accedere a questa prestazione includono:

  • Riconoscimento di un’invalidità tra il 74% e il 99%;
  • Reddito inferiore alla soglia annuale prevista per legge (per il 2023, 5.391,88 euro);
  • Assenza di attività lavorativa;
  • Età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • Cittadinanza italiana;
  • Iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini stranieri comunitari e cittadini extra-comunitari loro familiari;
  • Permesso di soggiorno di almeno un anno per i cittadini stranieri extra-comunitari;
  • Residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

L’assegno mensile è incompatibile con altre prestazioni dirette concesse a seguito di invalidità per cause di guerra, lavoro o servizio, così come con le pensioni dirette di invalidità erogate da diverse gestioni pensionistiche obbligatorie. Tuttavia, l’interessato ha la possibilità di optare per il trattamento economico più favorevole.

La richiesta di assegno deve essere trasmessa all’Inps tramite il portale telematico “inps.it – Sostegni, Sussidi e Indennità – Assegno mensile di assistenza” utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, la domanda può essere presentata attraverso un ente di patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS). In caso di incompatibilità successiva alla concessione dell’assegno, l’invalido ha l’obbligo di comunicarlo all’Inps entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento che riconosce un trattamento pensionistico di invalidità incompatibile con l’assegno.