I tre paesi della regione del Sahel guidati da regimi militari, Niger, Mali e Burkina Faso, hanno annunciato la formazione di una forza congiunta militare anti-jihadista.
Niger, Mali e Burkina Faso formano una forza congiunta militare anti-jihadista
Il Niger, il Mali e il Burkina Faso hanno compiuto un passo avanti nella formazione di una forza congiunta durante un incontro a Niamey. Il capo dell’esercito del Niger, Moussa Salaou Barmou, ha dichiarato che la nuova forza militare “sarà operativa al più presto possibile per affrontare le sfide della sicurezza nella regione”, ma non ha fornito ulteriori dettagli.
Negli ultimi anni, nei tre paesi dell’Africa occidentale si sono verificate violenze jihadiste che hanno causato un grande numero di vittime. Dal 2020, i governi civili in questi tre paesi del Sahel sono stati rovesciati da colpi di stato militari. I leader di questi regimi militari hanno prima deciso di voltare le spalle alla Francia e successivamente hanno lasciato il blocco economico dell’Ecowas.
Le divisioni nella regione del Sahel
Nel 2023, i tre capi, Abdourahamane Tchiani del Niger, Assimi Goita del Mali e Ibrahim Traore del Burkina Faso, hanno firmato un patto di mutua difesa, noto come Alleanza degli Stati del Sahel. Inoltre, hanno deciso di lasciare la forza internazionale anti-jihadista, il G5.
Secondo gli analisti, il prossimo passo di questi tre paesi dell’Africa occidentale potrebbe essere l’uscita dal franco CFA comune. Nel mese di febbraio, il leader del Niger, Tchiani, aveva dichiarato, durante una trasmissione televisiva, la sua intenzione di creare una moneta regionale, definendola come “un segno di sovranità”.