L’inchiesta della Procura di Perugia sul dossieraggio ha scosso il mondo del calcio. L’acquisizione illecita di informazioni riservate, provenienti dalla direzione nazionale antimafia, ha coinvolto diversi personaggi di spicco. Nelle ultime ore il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è finito nell’inchiesta ed è stato iscritto nel registro degli indagati per autoriciclaggio e appropriazione indebita. Anche il nome di Claudio Lotito, è circolato su diversi quotidiani ma il patron biancoceleste ha smentito le voci.
Il presidente della Lazio ha emesso un comunicato ufficiale per diffidare chiunque avvicini la sua figura all’inchiesta dossieraggio, sottolineando: “In questa storia non sono mai entrato, non ho nemmeno la conoscenza dei fatti”. Nel frattempo stamattina il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, ha affrontato la vicenda Lazio in commissione parlamentare antimafia.
Dossieraggio, Cantone: “Lazio? Ancora non ci sono prove”
Cantone ha parlato delle operazioni pre-investigative di Striano e Laudati sul presidente Gravina, tirando in ballo soggetti appartenenti all’orbita biancoceleste. Al momento, però, la vicenda legata al dossieraggio rimane tutt’altro che chiara.
Ci sono stati una serie di contatti con soggetti della Lazio, ma finché non si trova la prova non ci sono responsabilità. Abbiamo ascoltato a Perugia Claudio Lotito come persona informata sui fatti, poi abbiamo ritenuto di trasmettere gli atti alla procura di Roma.