In certe situazioni, può capitare di concedere un prestito a parenti o amici che si trovano in difficoltà finanziarie o devono affrontare spese impreviste. Tuttavia, non è raro che, una volta superata la crisi o trascorso del tempo, la somma prestata non venga restituita. In questo caso, la persona che ha dimostrato disponibilità rischia di essere danneggiata? E cosa può fare per recuperare i soldi prestati?
Cosa fare se un amico non ti restituisce i soldi?
La pratica di prestare denaro a parenti o amici è perfettamente legale e non costituisce un illecito civile o penale. L’esercizio abusivo del credito o attività finanziaria illegale si verifica solo quando si offre prestiti al pubblico. Quindi, un prestito occasionale a un amico o parente è pienamente lecito.
Tuttavia, se la restituzione della somma prestata non avviene come concordato, è possibile intraprendere alcune azioni per recuperare il debito.
Inizialmente, è consigliabile sollecitare in modo bonario il rimborso, eventualmente attraverso una diffida scritta inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Se questi tentativi non sortiscono effetto, è possibile intraprendere azioni legali per richiedere la restituzione della somma.
Come provare di aver fatto un prestito?
Il prestito, comunemente chiamato così, è in realtà un contratto noto come mutuo. Come per qualsiasi domanda giudiziaria, è necessario provare i fatti su cui si fonda il diritto. La prova può essere fornita attraverso la dimostrazione della consegna del denaro all’altra parte e l’accordo che il denaro è stato fornito come prestito, non come donazione.
La documentazione scritta, come una scrittura privata che stabilisce i termini del prestito, è la prova più solida. Tuttavia, se manca questa documentazione, è possibile ricorrere ad altri mezzi di prova, come ricevute di pagamento elettronico, bonifici, testimonianze o l’ammissione della controparte.
E’ possibile richiedere la restituzione immediata del prestito?
Nel caso in cui sia stato stabilito un termine per la restituzione e questo sia scaduto, è possibile richiedere immediatamente la somma prestata. Se non è stato fissato alcun termine o è stato indicato come “quando possibile”, il creditore può comunque chiedere la restituzione, ma il giudice dovrà prima stabilire un termine per consentire al debitore di pagare. Trascorso il termine fissato, il creditore può intraprendere azioni legali, anche forzate, per recuperare il proprio credito.