E’ possibile avere il supporto di un avvocato gratuitamente? Sì, la legge italiana lo prevede e si chiama “patrocinio gratuito”. Esso rappresenta un istituto sancito dall’articolo 24 della Costituzione italiana, che garantisce a tutti i cittadini meno abbienti il diritto effettivo alla difesa, come stabilito nello stesso articolo. È cruciale distinguere il patrocinio gratuito dalla difesa d’ufficio, un altro istituto costituzionale.
Quando un cittadino italiano subisce violazioni dei suoi diritti e non può permettersi le spese legali, lo Stato interviene per assicurare la professionalità di avvocati abilitati al patrocinio gratuito, preservando così il diritto all’azione prima ancora del diritto di difesa. I beneficiari del patrocinio gratuito sono esonerati da alcune spese legali e lo Stato si sostituisce al cittadino per il pagamento di altre, tra cui quelle relative alla mediazione stragiudiziale.
Quando l’avvocato è gratis? Ecco chi ne ha diritto
Hanno diritto al patrocinio gratuito coloro il cui reddito imponibile IRPEF non superi la cifra di 11.734,93 euro. Nell’ambito penale, il limite di reddito viene incrementato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente. Tuttavia, va precisato che il reddito considerato ai fini di questa disposizione è quello complessivo risultante dalla somma delle entrate di tutti i cittadini conviventi, che siano coniugi o familiari. Solo quando si contestano diritti della personalità, come nel caso della separazione personale, si fa riferimento esclusivamente al reddito del richiedente.
Oltre a ciò, la soglia stessa di reddito necessaria per accedere al patrocinio gratuito, in termini pratici, limita notevolmente i benefici di questa istituzione. La soglia, infatti, rimane invariata durante l’anno di applicazione e può essere rivalutata solo monetariamente, senza tener conto delle difficoltà economiche che molte famiglie, anche con un reddito complessivo superiore, possono affrontare. Questo rischio potrebbe rendere la soglia esclusiva e limitante per i diritti individuali. Nel corso del tempo, si è discusso della possibilità di introdurre fasce di reddito che riflettano in modo progressivo le effettive difficoltà economiche di numerosi cittadini italiani.
La verifica dell’effettivo reddito dichiarato avviene dopo la presentazione della domanda di ammissione ed è effettuata dall’Agenzia delle Entrate. Inoltre, eventuali cambiamenti nelle condizioni reddituali durante il procedimento possono comportare la revoca o l’ammissione, precedentemente negata, all’istituto.
Come accedere al patrocinio gratuito?
Il patrocinio gratuito è garantito in tutte le giurisdizioni:
- civile,
- penale,
- amministrativa,
- contabile,
- tributaria,
- volontaria.
Nel contesto civile, il cittadino interessato deve presentare l’istanza di ammissione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo in cui si svolge il processo, personalmente (dal richiedente o dal suo rappresentante legale) o tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
Nel settore penale, al contrario, l’istanza deve essere depositata presso l’ufficio del giudice che sta affrontando il processo. Per i procedimenti in corso davanti alla Corte di Cassazione, la richiesta deve essere inoltrata al Consiglio dell’Ordine nel quale ha sede il giudice che ha emesso la decisione oggetto di impugnazione.