Va delineandosi il quadro del bonus transizione 5.0 2024 e 2025 con le ultime novità sui crediti d’imposta che possono arrivare fino al 45 per cento. Ma emergono alcuni dubbi circa i tempi da rispettare per gli investimenti, mentre si confermano gli adempimenti per quanto concerne le attestazioni e le compensazioni per gli anni 2024 e 2025.
Il bonus consente investimenti e acquisti di beni nel biennio con parametri 4.0 purché a garanzia di un risparmio energetico superiore a determinate soglie. Il risparmio energetico da conseguire deve essere di almeno il 3% a livello di unità produttiva o del 5% per il processo produttivo interessato.
A ciò si aggiunge che i beni oggetto di acquisto devono essere possedere i criteri dell’autoconsumo e dell’autoproduzione da fonti rinnovabili. Si aggiunge anche la possibilità di formazione agevolata e finanziata, indirizzata verso persone che sappiano utilizzare i macchinari.
Bonus transizione 5.0 2024, quali sono gli investimenti che si possono fare?
Va delineandosi il credito d’imposta sul Piano di transizione 5.0 per gli anni 2024 e 2025, i bonus dei quali potranno fruire le imprese per l’acquisto di beni, macchinari, sistemi e formazione improntati sull’efficientamento energetico. Nel dettaglio, le imprese potranno effettuare gli investimenti in:
- beni materiali, come, ad esempio, macchine utensili, robot e magazzini automatizzati;
- beni immateriali come software connessi con processi produttivi dell’azienda che ne faccia richiesta;
- beni per produrre in autonomia le energie derivanti da fonti rinnovabili e le spese per formare i dipendenti di cui sopra.
Bonus transizione 5.0 2024, quali sono le percentuali dei crediti d’imposta?
Per l’acquisto di questi beni nel biennio 2024-2025 è previsto un sistema di crediti d’imposta ereditato dai beni 4.0, con caratteristiche che gli investimenti devono avere anche questo e il prossimo anno – secondo i criteri elencati negli allegati A e B della legge 232 del 2016 – nonché l’interconnessione dei beni stessi e il risparmio energetico. Sono tre i livelli di crediti d’imposta in base alla riduzione dei consumi energetici:
- per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, il credito d’imposta è pari al:
- 35%, 40% o 45% a seconda delle riduzioni per unità produttiva dal 3 al 6 per cento e dal 5 al 10% di processo;
- per investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro, le percentuali di credito d’imposta sono, rispettivamente, del:
- 15%, 20% e 25%;
- per investimenti da 10 a 50 milioni di euro, le percentuali del credito d’imposta sono, rispettivamente, del:
- 5%, 10% e 15%
Bonus 5.0, gli adempimenti di attestazione e comunicazione
Tra le ultime novità, si segnala che la spettanza dei crediti d’imposta per gli acquisti e gli investimenti di beni 5.0 sarà subordinate ad adempimenti di attestazioni e di comunicazioni dei quali si attende la pubblicazione del decreto del ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit).
Il provvedimento arriverà entro il 1° aprile 2024 e conterrà le regole di comunicazione circa la riduzione delle emissioni stimate dalle imprese – mediante professionisti specializzati – circa la riduzione delle emissioni che si otterranno con gli investimenti, da una data situazione di partenza a una di arrivo (ex ante ed ex post).
Acquisto beni materiali, immateriali e formazione 5.0 tempo, scadenza e compensazione F24
Il maggiore dei nodi relativi agli investimenti dei bonus 5.0 riguarda, invece, i tempi degli investimenti. Su questo punto si attendono ulteriori delucidazioni da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel dettaglio, i dubbi riguardano la chiusura del bonus agli investimenti avviati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 e, in particolare, se considerare – come avveniva per il bonus industria 4.0 – anche la consegna e la dei beni stessi. A tal proposito, potrebbero rientrare i beni “prenotati” entro la fine del 2025 purché l’acquirente anticipi il 20% delle spese e la consegna avvenga entro il 30 giugno successivo (coda di sei mesi nel 2026).
Infine, la compensazione del credito d’imposta avverrà mediante il modello F 24 dal quinto giorno susseguente alla comunicazione con la quale il Gestore dei servizi energetici (Gse) indichi l’importo per il quale si possa effettuare l’operazione. La compensazione avrà scadenza al 31 dicembre 2025. L’eventuale eccedenza non usata si potrà compensare entro i cinque esercizi susseguenti.