Dogwifhat è la meme coin più rampante degli ultimi anni. Il token sta correndo a perdifiato attirando l’attenzione generale e gli appetiti di un gran numero di trader al dettaglio. Nel corso delle ultime 24 ore ha messo a segno un clamoroso +62%, al culmine di una settimana in cui la sua crescita si è attestata oltre il 200%. Ritmi che ne fanno presagire una ulteriore scalata e un miglioramento del 52° posto al momento detenuto nella classifica di CoinMarketCap. Andiamo quindi a osservare il progetto da vicino, per cercare di capirne l’effettiva portata.
Dogwifhat: di cosa si tratta?
Dogwifhat è una meme coin e come tale si va a iscrivere in un ambito che vede Dogecoin e Shiba Inu come indiscussi campioni. O meglio, quelli che ne erano gli indiscussi campioni sino a qualche giorno fa, prima che WIF iniziasse la sua folle rincorsa alle parti alte della classifica crypto.
il nuovo token a tema canino è stato lanciato sulla blockchain Solana, godendo quindi della sua efficienza, ed è diventata rapidamente un vero e proprio caso. Sostenuta da personaggi di spicco come Hsaka e Ansem, ha dato vita ad una crescita tale da abbattere qualsiasi genere di ostacolo. In pochi mesi, infatti, il suo prezzo è cresciuto del 40.000%, tanto da permettergli proprio in queste ore di sfondare quota due miliardi di dollari in termini di capitalizzazione di mercato.
A consentire una crescita di questo genere è stata soprattutto l’entusiasta comunità che si è radunata intorno alla meme coin. Una comunità che sembra avere poco da invidiare, in quanto a entusiasmo e numero, a DOGE e SHIB. Proprio questo dato di fatto spinge molti analisti a escludere un fragoroso crollo nell’immediato futuro.
La caratteristica chiave di Dogwifhat è il riconoscimento effettivo del valore della decentralizzazione. A differenza di molti protocolli che agitano questo valore come un mantra per poi disattenderlo nei fatti, WIF ha varato un meccanismo in grado di conseguirlo realmente. Per farlo è stato impostato il saldo del creatore a zero. In tal modo nessuna singola entità è in grado di elevarsi rispetto al resto della comunità.
Se ancora non si sa chi sia stato a lanciare il progetto, Arkham Intelligence lo ha indicato in @onchainclown, un trader che ha guadagnato cifre stratosferiche grazie alla detenzione di un gran numero di WIF. Un esito che fa sorgere forti dubbi sul fatto che si tratti semplicemente di fiuto per gli affari.
La tokenomics di WIF
All’interno dell’ecosistema Dogwifhat, un ruolo centrale spetta al token WIF. In sede di tokenomics, è stata prevista al suo riguardo una fornitura fissa e completamente distribuita pari a di 998.906.465,79 gettoni.
Non sono stati messi in preventivo piani per la masterizzazione, ricompense per lo staking o altri casi di utilità sottostante. In buona sostanza, il token va a esplicitare nel migliore dei modi il ruolo che si propone di svolgere Dogwifhat: l’essere un semplice prodotto speculativo, incentrato sull’entusiasmo della comunità che lo sostniene.
Se sembra poco rispetto ad un ecosistema complesso come quello di Shiba Inu, il modello di riferimento è chiaramente quello di Dogecoin. Resta naturalmente da capire se basterà stuzzicare l’appetito del mercato per proseguire la folle corsa verso il successo.
Le prospettive di Dogwifhat
La corsa senza freni di Dogwifhat è al momento irresistibile. Molti, però, stanno cercando di capire dove potrà effettivamente arrivare WiF nel futuro. Se è vero che anche DOGE si limita a proporsi come soluzione puramente speculativa, al tempo stesso questo genere di valute virtuali necessita di un mercato rialzista per affermarsi.
Al momento il settore crypto è in fase di grande euforia. Eventi come l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, il quarto halving dell’icona crypto e gli aggiornamenti di Ethereum stanno agendo come propellente per la sua crescita. Occorre però capire se WIF sarà capace di reggere a momento di stasi o di ripiegamento, che sono in fondo il vero banco di prova per ogni token. Intanto, però, la sua popolarità è in continua crescita.