Dopo 11 anni dalla sua morte, avvolta da dubbi, reticenze e domande inevase, la scomparsa di David Rossi verrà analizzata da una commissione d’inchiesta parlamentare che ne indagherà le circostanze.

La figlia di Rossi, Carolina Orlandi, era davanti a Montecitorio insieme al conduttore televisivo Massimo Giletti per un sit-in con delle foto che ritraevano il corpo dell’ex manager di MPS. Insieme a Pietro Orlandi e all’avvocato di Carolina si sono diretti a Piazza Sant’Apostoli, per la seconda parte del loro sit-in, che chiede alla commissione parlamentare presieduta da Gianluca Vinci di FdI verità su quella vicenda dolorosa.

Caso David Rossi, al sit-in davanti Montecitorio la polizia chiede i documenti ai partecipanti

Il sit-in e la piccola protesta portati avanti da Massimo Giletti, giornalista televisivo che negli anni si è fatto un nome per le sue inchieste, Carolina Orlandi (figlia di David Rossi) ed il suo avvocato ha visto anche l’intervento della Polizia. Questa, in un clima tranquillo, ha avvisato i tre che il loro sit-in non era stato comunicato in precedenza, per poi chiedere loro i documenti d’identità.

Cosa che ha infastidito Orlandi, Giletti e l’avvocato, ma che comunque non toglie il valore e l’urgenza della domanda che dal marzo 2013 tanti si sono posti: cos’è successo a David Rossi? L’ex manager del Montepaschi di Siena è stato trovato morto sotto la finestra del suo ufficio, con alcuni che credono ad un suicidio mentre altri chiedono risposte, rispetto per la memoria di Rossi ma soprattutto verità.

Se ne dovrà fare carico la commissione parlamentare presieduta da pochi giorni da Gialunca Vinci di Fratelli d’Italia. La figlia di Rossi, Carolina, ed il suo avvocato chiedono verità, appunto, a chi indaga ma cercano anche di sensibilizzare le persone a non dimenticare la vicenda.

Come ha affermato lo stesso Giletti:

“Passavo per caso, non era premeditata la cosa, ma siccome ho incontrato Carolina (che ho sempre ospitato a “Non è l’Arena”) ho sempre fatto battaglie per la verità. Non c’è nulla di strano che nei momenti complessi bisogna essere vicino alle persone a cui vuoi bene fra virgolette, nel senso che David Rossi l’ho conosciuto molto bene, è venuto a casa mia tante volte. Quindi credo che la verità che sfugge su questo caso secondo me sarà molto complicata trovarla, perché quando non fai bene le indagini è complesso trovarla dopo tanti anni”.

Carolina Orlandi invece ha insistito su altri aspetti, anche più personali, della questione che l’ha colpita così da vicino:

“Le sensazioni sono di grande sconforto, perché è impensabile che in questo paese serva una figlia, una sorella, una famiglia che si battono per 11 anni esponendo un trauma, una perdita costantemente di fronte a tutti per ottenere giustizia che è un diritto… Abbiamo diritto alla verità, a sapere cos’è successo a David e perché c’è stato portato via: noi da anni chiediamo delle risposte che ancora non ci sono state date. Noi grazie al lavoro della commissione d’inchiesta sappiamo che David è stato picchiato dentro la banca poco prima di cadere e ancora oggi la Procura di Siena e di Genova non hanno ritenuto opportuno aprire un fascicolo“.

Una vicenda giudiziaria, quindi, che va avanti da anni e che sembra essersi bloccata in qualche modo. A tal proposito la figlia di Rossi afferma:

“L’ex presidente della commissione d’inchiesta Zanettin ha esplicitamente detto che il lavoro non era finito, che ancora molte cose dovevano essere chiarite, come sappiamo la commissione d’inchiesta si è sciolta perché è caduto il governo. Ci aspettiamo che la commissione due riparta da là e ci aspettiamo che sia fatto un lavoro degno, serio”.

Caso David Rossi, la figlia si stende a terra durante il sit-in: “Sono i 21 minuti di agonia di David”

In Piazza Sant’Apostoli Carolina Orlandi si è stesa a terra per diversi minuti, simulando così l’abbandono al quale David è stato lasciato, quand’era agonizzante e bisognoso di urgente aiuto. La figlia dell’ex manager così aveva spiegato ai microfoni:

“Pensare che David è stato vivo per 21 minuti dopo l’impatto al suolo e nessuno, neanche le persone che per mestiere dovevano controllare le telecamere e quindi gli potevano salvare la vita, non è stato fatto niente! David è stato 21 minuti agonizzante, vivo, ci sono delle persone che vanno vicino al suo corpo, lo guardano e se ne vanno. Non sappiamo chi sono queste persone, ma è stato aperto un fascicolo per omissione di soccorso dopo 3 anni su nostra richiesta“.