L’autonomia differenziata potrebbe mettere a rischio l’unità nazionale. A ribadirlo sono i vescovi siciliani che avvertono su possibili impatti negativi sulla Regione e su tutto il Sud Italia. La Conferenza episcopale siciliana aveva già bocciato il ddl Calderoli nel maggio dello scorso anno.
I vescovi siciliani si schierano contro l’autonomia differenziata
Un invito a riflettere che arriva direttamente dai vescovi della diocesi siciliana. La Cesi torna a parlare dell’autonomia differenziata spiegando che il ddl potrebbe avere un impatto negativo sull’unità nazionale. In una nota, i vescovi hanno spiegato che è necessario cercare di affrontare i problemi di sviluppo del Mezzogiorno e non crearne ulteriori.
I rischi del ddl Calderoli
L’autonomia differenziata non aiuta il Meridione e rischia di aumentare solo il divario con le Regioni del Nord. Una situazione che inevitabilmente tocca anche la Sicilia che secondo recenti studi fatti dalla Ragioneria Generale dello Stato potrebbe arrivare a perdere 1,3 miliardi di euro l’anno. A questo peraltro si aggiunge la riduzione del fondo complementare da 4,4 miliardi di euro a soli 700 milioni.
Non si tratta della prima volta che i vescovi siciliani esprimono le loro perplessità sul disegno di legge definito ‘secessionista‘: già nel maggio 2023 erano state presentate osservazioni.