Chi detiene un veicolo registrato presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e la Motorizzazione è consapevole dell’obbligo di pagare il “bollo”. Tuttavia, esistono situazioni in cui il bollo non è dovuto o può godere di riduzioni.
Chi non paga il bollo auto nel 2024?
Destreggiarsi tra le varie leggi nazionali e regionali può risultare complesso, dato che le differenze nei benefici fiscali possono essere significative tra una regione e un’altra.
Ecco un riepilogo delle principali esenzioni o riduzioni del bollo auto stabilite dalla normativa nazionale e regionale/provinciale:
Veicoli elettrici
L’esenzione dal pagamento del bollo auto è prevista per i veicoli elettrici nei primi 5 anni dall’immatricolazione, con l’estensione a 7 anni in Campania. Sono altresì esenti le auto consegnate ai concessionari per la rivendita.
In alcune regioni (Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), sono esenti anche i veicoli con alimentazione esclusiva a GPL, gas metano o ibrida. In Puglia, l’esenzione è prevista anche per i veicoli interessati da furto o demolizione.
Veicoli destinati ad attività sociali
La Toscana non richiede il pagamento del bollo per i veicoli destinati al soccorso sanitario, veicoli delle organizzazioni di volontariato e organizzazioni non governative.
L’esenzione per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) vale anche nella Provincia Autonoma di Trento, Basilicata, Emilia Romagna e Lombardia.
Veicoli storici
Le automobili che hanno raggiunto i 30 anni dalla prima immatricolazione e sono iscritte all’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) o in registri simili (storico Lancia, italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI) beneficiano dell’esenzione dal pagamento del bollo auto, rientrando nella categoria di auto storiche.
Per i veicoli con un’età compresa tra i 20 e i 29 anni è prevista una riduzione del 50% sull’importo del bollo.