Un intento nobile in un momento difficile si tramuta in una vera e propria tragedia in Angola, nel cuore dell’Africa australe, dove il 35enne veronese Luca Falcon, fondatore di una onlus che procurava protesi ortopediche in donazione alle vittime delle guerre, ha perso la vita in un incidente in moto.
Impegnato nell’opera di solidarietà, Falcon si era lanciato in un lungo viaggio attraverso l’Africa per poter aiutare i più bisognosi, ma la missione è terminata rovinosamente e in tanti lo omaggiano e lo piangono per il suo grande impegno da volontario.
Angola, volontario italiano morto in un incidente fatale in moto: scontro con il camion
Purtroppo, la sua missione è stata interrotta dall’evento più triste e inaspettato possibile. Mentre viaggiava in moto per consegnare protesi ortopediche ai bambini amputati, Luca Falcon è finito travolto da un incidente.
Non sono state ancora comprese pienamente le dinamiche dell’incidente non sono ancora chiare le circostanze, ma si sa che è stato uno scontro molto violento con un camion a segnare la fine tragica di Falcon.
Il rimpatrio della salma del volontario morto in Angola
Attualmente i familiari di Falcon sono in contatto con l’ambasciata in Angola per le operazioni di rimpatrio della salma, mentre il mondo piange la perdita di un eroe umanitario che ha dedicato la propria vita a rendere migliore il destino dei più vulnerabili.
L’incidente del 2016 per Falcon
Non è la prima volta che si parla d’incidente, per Falcon. Nel 2016, a Verona, infatti, era stato vittima di un altro pericolosissimo urto in moto che gli aveva fatto perdere una gamba.
Nonostante quanto successo, anziché arrendersi, Falcon aveva trovato la forza per dare tutta la sua vita a nobili cause, trasformando così la sua esperienza personale in una vera e propria missione di aiuto per gli altri.
Morto il volontario Luca Falcon: le parole di cordoglio della moglie
La moglie Giulia Trabucco, evidentemente addolorata per il lutto, ha condiviso il proprio dolore su Facebook. “Io invece resto qui. A chiedermi che senso abbia una cosa del genere”, ha scritto.
Ha proseguito lodando il coraggio e la determinazione del marito nel superare l’incidente del 2016 e nel fondare l’associazione Karma on the Road per poter aiutare gli altri. Adesso, con il cuore spezzato, si trova a fare i conti con la perdita del marito, “il mio Scronky”, come lo chiamava affettuosamente:
“Abbiamo deciso di vedere il lato positivo, lui è stato una roccia e ha lottato per tornare a vivere e ispirare gli altri. Abbiamo fondato Karma on the Road e abbiamo aiutato tante persone.
Nel 2016 c’era qualcosa da imparare e lo abbiamo fatto al 100%, senza lasciare niente di intentato, lavorando gratis per un futuro migliore per tanti. Il bene fatto rimane e sarò sempre orgogliosa di averlo fatto con lui. “
In luoghi più vicini non cessano gli incidenti in moto per vittime giovanissime. E’ il caso di quello a Formia, dove uno scontro fra scooter e moto ha ucciso un 17enne.