Difende ancora le forze dell’ordine e ricorda agli studenti che le regole vanno rispettate a prescindere dall’età.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato questa mattina – 6 marzo – a Palazzo Chigi i sindacati delle forze dell’ordine, ufficialmente per fare un punto sulle iniziative legislative sull’ordinamento e il funzionamento delle forze di polizia. L’incontro, però, è servito naturalmente anche a fare un focus sui recenti scontri alle manifestazioni pro Palestina in Toscana e sulle polemiche scaturite dall’utilizzo di manganelli sui manifestanti – per lo più studenti – per il mantenimento dell’ordine pubblico.

Netta la posizione della premier schierata al fianco delle forze dell’ordine, ribadita anche ieri sera a Pescara, dal palco del comizio per la chiusura della campagna elettorale del candidato di centrodestra alle Elezioni Regionali in Abruzzo, Marco Marsilio.

Meloni: “Ingiusta campagna denigrazione. Gli studenti? Le regole si rispettano”

L’incontro, iniziato poco dopo le 11,30 a Palazzo Chigi, ha visto la partecipazione dei rappresentati delle principali single sindacali della categoria tra cui Siulp, Sap, Federazione Coisp-Mosap, Fsp Polizia di Stato e Cocer Arma dei Carabinieri e Guardia Di Finanza, del vicepremier Antonio Tajani, dei Ministri Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

Parlando ai rappresentanti delle forze di polizia, la premier Meloni ha definito “ingiusta” la campagna denigratoria di cui sono stati oggetto, ribadendo il fatto ampiamente sottolineato nei suoi interventi dal ministro degli Interni Piantedosi, che in tutte le manifestazioni, che si sono svolte dal 7 ottobre ad oggi, solo nel 3% dei casi si sono verificati incidenti.

“Nel 97% delle manifestazioni che si sono svolte in questi mesi non c’è stata alcuna criticità. Sono dati, questi, che è giusto ribadire e sottolineare, perché ritengo ingiusta la sistematica campagna di denigrazione alla quale siete stati sottoposti”.

La presidente Meloni ha ribadito che l’Italia dallo scoppio del conflitto in Medio Oriente non ha vietato alcuna manifestazione, ma ha anche sottolineato che il diritto di manifestare deve essere bilanciato “col rispetto delle regole che lo disciplinano e con la necessaria tutela degli obiettivi sensibili e che sono presi di mira dai manifestanti” e che non esiste solo il diritto a manifestare ma anche “il dovere di rispettare delle regole, che sono state fissate“.

Meloni: “Incontro per capire come migliorare gestione ordine pubblico”

Continuando la narrazione portata anche in Aula a Montecitorio e a Palazzo Madama dal titolare del Viminale nel corso dell’informativa sui fatti di Pisa e Firenze, al centro appunto delle polemiche per l’utilizzo di manganelli sui manifestanti, la Premier ha sottolineato che le forze dell’ordine hanno agito per tutelare gli obiettivi sensibili e che la manifestazione degli studenti di Pisa era illegale perché non era stata comunicata come prevede la legge.

“Se è vero che le manifestazioni non vanno autorizzate, è altrettanto vero che vanno comunicate per dare modo a voi di calibrare le forze in campo e i mezzi da adoperare. È ovvio che se, come è di recente accaduto per più di una protesta, gli organizzatori non danno alcuna comunicazione, questo aumenta le vostre difficoltà, qualunque sia l’età di partecipanti”.

Mentre continuano le indagini da parte dell’autorità giudiziaria su quanto accaduto nel corso delle due manifestazioni, la presidente Meloni ha chiesto alle parti in causa di guardare avanti e di avviare un dialogo per capire quali iniziative di governo adottare

“per migliorare la gestione dell’ordine pubblico. Vogliamo capire cosa si può fare per una migliore gestione dell’ordine pubblico”.