Anche nel 2024 sono stati introdotti contributi a fondo perduto per bar, pasticcerie e ristoranti in Italia, promossi dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Inizialmente, la data di avvio delle domande cadeva lo scorso 1° marzo. Tuttavia, per alcuni problemi tecnici intervenuti proprio in quel periodo, la fase iniziale di inoltro domande è stata prorogata al prossimo martedì 12 marzo. Si avranno 60 giorni di tempo per inviare la domanda per avere il bonus ristoranti, bar e pasticcerie 2024 tramite l’apposita piattaforma.
Bonus ristoranti, bar e pasticcerie 2024: invio domanda, ci sono nuove date
Dopo una temporanea interruzione dovuta a problemi tecnici, la piattaforma per l’invio delle domande sarà nuovamente operativa dal 12 marzo al 13 maggio 2024. Questa finestra di opportunità è stata estesa per compensare il tempo perso a causa della sospensione iniziale, offrendo ai proprietari di queste attività più tempo per preparare e inviare le loro richieste.
Bonus ristoranti, bar e pasticcerie 2024: chi sono i beneficiari del contributo a fondo perduto
I contributi sono destinati ai titolari di bar, pasticcerie e ristoranti che mirano a investire in beni materiali e a stipulare contratti di apprendistato. Entrando più nel dettaglio, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha stanziato risorse significative, pari a 56 milioni di euro per investimenti in beni strumentali e 20 milioni per contratti di apprendistato, delineando un percorso chiaro per le imprese che mirano a eccellere.
Per accedere ai fondi, le imprese devono operare nei settori identificati dai seguenti codici ATECO:
- 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione
- 56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie
- 10.71.20 – Produzione di pasticceria fresca
Inoltre, è richiesto che queste imprese siano costituite e iscritte nel registro delle imprese da almeno 10 anni o che abbiano acquistato, negli ultimi 12 mesi, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per una percentuale significativa del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.
Bonus ristoranti, bar e pasticcerie 2024: requisiti e criteri per l’accesso ai fondi
Il contributo copre il 70% delle spese ammissibili, fino a un limite massimo di 30.000 euro per impresa. È essenziale soddisfare specifici requisiti per qualificarsi:
- Non trovarsi in situazione di difficoltà finanziaria;
- Essere iscritti presso INPS o INAIL con posizione contributiva regolare (DURC);
- Essere in regola con gli adempimenti fiscali e avere restituito le somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni precedenti;
- Non aver ricevuto aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Come presentare la domanda
Le domande dovranno essere inviate attraverso la piattaforma online gestita da Invitalia, seguendo le indicazioni fornite nei decreti MASAF del 24 gennaio 2024, e richiede l’uso dello SPID o della CIE per l’accesso. È indispensabile disporre di una PEC registrata presso la Camera di Commercio per garantire la trasparenza e la tracciabilità delle comunicazioni.
È fondamentale prepararsi in anticipo, raccogliendo tutti i documenti necessari e assicurandosi di rispettare tutti i criteri richiesti per la propria categoria di attività.
Bonus ristoranti, bar e pasticcerie 2024: tempistiche e procedura
Le domande possono essere inoltrate a partire dal 12 marzo fino al 30 aprile 2024, con una flessibilità che prevede possibili estensioni per compensare eventuali ritardi tecnici. L’ordine di presentazione è determinante per l’assegnazione dei fondi, che avverrà in un’unica soluzione, rendendo cruciale una preparazione tempestiva e accurata della documentazione necessaria.
Interventi e spese ammissibili
Gli interventi finanziabili comprendono l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali nuovi, essenziali per l’attività d’impresa. Tuttavia, è importante notare che determinate spese, come l’acquisto di terreni, fabbricati o beni usati, non rientrano tra quelle ammissibili.
Per ottimizzare i benefici derivanti da questi contributi, le imprese dovrebbero concentrarsi sull’acquisto di attrezzature innovative che possano generare un impatto diretto sulla qualità del servizio e sull’efficienza operativa. La scelta di investire in formazione professionale attraverso contratti di apprendistato può altresì favorire lo sviluppo di competenze specialistiche, cruciale per elevare lo standard dell’offerta nel settore della ristorazione.