La Lazio esce sconfitta contro il Bayern Monaco, a condannare la prestazione di Sarri e i suoi una prestazione non di livello resa dall’evidenza dai numeri e dai zero tiri riusciti in porta durante tutti i 90 minuti.

Contro il Bayern i numeri condannano la Lazio, zero tiri in porta

Il Bayern Monaco passa nella duplice sfida degli ottavi di finale e vola ai quarti di Champions League, un risultato guadagnato attraverso una grande prestazione volta a ribaltare il risultato, poco margine per la Lazio che durante il match ha collezionato numeri decisamente negativi arrivando a totalizzare zero tiri in porta.

Termina così il percorso in Europa per i biancocelesti che ora dovranno concentrarsi sulla Coppa Italia, unico obiettivo stagionale rimasto insieme alla lotta per la conquista della qualificazione in Champions League per il prossimo anno.

Il prossimo mese giocherà la partita valida per la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, una sfida per niente facile visto la portata dell’avversaria: i bianconeri non stanno vivendo il loro miglior periodo, ma è anche vero che in un mese possono cambiare le dinamiche psico-fisiche, inoltre la squadra di Allegri vanta ancora un secondo posto che dà certezza alla società di una qualificazione già conquistata.

Il match contro la Juve potrebbe, dunque, essere un punto di svolta non soltanto per i bianconeri ma anche per i biancocelesti: al momento la Lazio non vanta un cammino lineare in Serie A, con un 9° posto e un sorpasso del Napoli fresco dell’ultima giornata di campionato.

Difficile puntare alla qualificazione in Champions, più fattibili quelle in Europa o in Conference League rispettivamente nel 5° e nel 6° posto. Qualora il ranking UEFA dovesse rimanere questo, però, l’Italia sarebbe prima e acquisirebbe il diritto di portare ben 5 squadre in Champions.

La qualificazione, dunque, non sarebbe più così complessa e darebbe la chance ai biancocelesti di giocarsela con Roma, Atalanta, Napoli e Fiorentina. Ancor più probabile sarebbe un posto a scalare in Europa o Conference League, dove basterebbe un 6° o un 7° posto.

Tutti i numeri della sfida di Champions League

È certo che la Lazio dovrà fare meglio di quanto sta dando sia in campionato sia di quanto ha dato in Champions League. All’andata i biancocelesti avevano dimostrato le proprie qualità con una prestazione degna di nota: così le speranze di un passaggio del turno si erano concretizzate.

Il ritorno a Monaco di Baviera ha presto frenato gli entusiasmi di Sarri e i suoi: la squadra tedesca ha schiacciato pian piano gli avversari con l’intento di recupera il prima possibile lo svantaggio e trasformarlo in un pareggio.

Con il gol di Kane la partita ha preso una piega totalmente diversa, se prima la Lazio aveva dimostrato di poter tenere ancora testa ai bavaresi con la rete del Bayern la squadra biancoceleste si è sciolta e ha permesso che in pochi minuti raddoppiassero trovando il definitivo vantaggio.

A fare più clamore non solo il possesso palla dei bavaresi attorno al 62%, le 22 occasioni totali contro le sole 5 della Lazio, ma soprattutto i zero tiri in porta di quest’ultimi contro i 7 dei tedeschi. Numeri che condannano, inevitabilmente, i biancocelesti ad un match dominato da Tuchel e i suoi.

In una serata già sfortunata spicca l’infortunio di Ciro Immobile, capitano e baluardo di una squadra che forse con lui in campo avrebbe potuto dare di più nei 90 minuti: l’attaccante ha lasciato il campo al 60esimo dopo un contrasto con De Ligt, vecchia conoscenza sua e del campionato italiano, in area di rigore.

Il difensore bavarese ha anticipato l’intervento di Immobile, costringendo l’attaccante ad una torsione del ginocchio. Così il giocatore si è subito accasciato a terra dolorante per la storta subita e ha richiesto l’intervento dello staff medico. Inutile il tentativo di rientrare in campo, il capitano non ce l’ha fatta e ha chiesto il cambio.