L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha deciso di imporre delle nuove regole inerenti i caschi da cronometro. La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato stampa ufficiale e fa seguito alla cronometro che ha aperto l’edizione 2024 della Tirreno-Adriatico, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, e alla cronometro a squadre che si è disputata il giorno seguente con partenza e arrivo ad Auxerre per la Parigi-Nizza. In entrambe le circostanze, diverse squadre hanno fatto correre i propri corridori con dei caschi nuovi, decisamente vistosi dal punto di vista estetico, che hanno suscitato anche l’ilarità da parte di una fetta di pubblico. Adesso, però, le cose sono destinate a cambiare.

L’UCI interverrà sui caschi da cronometro

Secondo quanto riportato dall’UCI, i caschi da cronometro, negli ultimi anni, hanno avuto degli studi sempre più importanti riguardo l’aerodinamica. E’ infatti necessario, per i corridori, essere un tutt’uno con la propria bicicletta: ogni anno vengono realizzati degli studi importanti in galleria del vento per capire come avere dei guadagni aerodinamici quando si pedala da soli contro il tempo. L’UCI spiega però che la priorità di chi progetta i caschi da crono deve essere quella di salvaguardare la sicurezza dei corridori: la funzione primaria del casco deve essere infatti quella di proteggere il ciclista in caso di caduta, e questa deve essere sempre la priorità quando si realizza un casco.

Sicurezza al primo posto

L’attenzione dei media e degli appassionati è stata molto alta, in questi ultimi giorni, sui caschi da cronometro. Il team Visma – Lease a Bike si è presentato al via della cronometro inaugurale della Tirreno – Adriatico 2024 con un casco molto grande: a detta degli ingegneri che lo hanno progettato, la forma così particolare del casco serve proprio per andare a riempire quello spazio che si forma tra le leve del manubrio e la testa dei corridori.

Stretta dell’UCI sui caschi da cronometro

Altri caschi sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’UCI: in particolare, diverse squadre stanno utilizzando dei caschi da crono con una parte inferiore fatta a mò di cuffia, che avvolge tuta la parte inferire del viso. Anche questa cuffia è stata studiata per rendere sempre più aerodinamico il corridore. Si è fatto però notare che le vittorie nelle cronometro della Parigi-Nizza e della Tirreno-Adriatico 2024 sono andate a corridori della UAE Team Emirates, che non hanno fatto uso di caschi eccessivamente particolari per affrontare la prova contro il tempo. Al di là di tutto, sono molti gli osservatori che si domandano se questa ricerca così esasperata dell’aerodinamica possa portare a un vero beneficio in termini di risultati: Jonas Vingegaard, nella giornata di lunedì, ha chiuso nono la cronometro della Tirreno-Adriatico indossando il nuovo casco, ma la sua prova è stata condizionata dal maltempo. Anche nella cronosquadre di ieri alla Parigi-Nizza, però, la Visma-Lease a Bike, con i nuovi caschi, non è riuscita ad ottenere la vittoria, conquistando il quinto posto.

Nuove regole in arrivo

Quello che è certo è che dal 2 aprile 2024 entreranno in vigore delle nuove regole che saranno varate dall’Unione Ciclistica Internazionale inerenti l’utilizzo di questi caschi da cronometro. L’UCI vuole puntare a porre l’accento più sulla sicurezza dei corridori che sull’aerodinamicità, anche nelle prove contro il tempo, dove si raggiungono delle velocità davvero elevate. Nel frattempo, questi caschi finiti sotto la lente d’ingrandimento non potranno essere usati in corsa, ma si tornerà ai caschi da crono più tradizionali, come nel recente passato.