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Guerra a Gaza, Israele lancia un’allerta di sicurezza durante Ramadan. Segnalato un attacco a Gerusalamme est

La guerra a Gaza tra esercito israeliano e Hamas segna, in questo 6 marzo 2024, un nuovo passaggio sul fronte delle trattative per una possibile tregua tra Israele e i miliziani, con questi ultimi che spingono per un “cessate il fuoco permanente“. Si aspetta la replica di Netanyahu, pressato anche dalla Casa Bianca sul fronte degli aiuti umanitari a nella Striscia di Gaza. Intanto, continuano gli scontri nel Mar Rosso, mentre Benny Gantz, del gabinetto di guerra israeliano, incontrerà oggi il ministro degli Esteri britannico David Cameron.

Segui in diretta tutti gli aggiornamenti di oggi 6 marzo 2024 sulla Guerra a Gaza.

Gaza, entrati 250 camion carichi di aiuti umanitari: ma per gli USA non sono sufficienti

23:18

Sono circa 250 i camion carichi di aiuti umanitari che hanno fatto il loro ingresso nella Striscia di Gaza nella giornata di oggi 6 marzo 2024. L’assistenza alla popolazione palestinese, tuttavia, secondo il Dipartimento di Stato degli USA non è ancora sufficiente.

 

Cameron: “La situazione a Gaza non è migliorata”

22:56

David Cameron, ministro degli Esteri del Regno Unito, ha avuto un incontro con il ministro di guerra israeliano Benny Gantz. Il politico britannico ha dichiarato che la situazione umanitaria a Gaza non è migliorata. La Gran Bretagna, di conseguenza, è seriamente preoccupata per un’offensiva israeliana su Rafah. Cameron, inoltre, ha fatto pressioni affinché il governo israeliano aumenti gli aiuti umanitari.

epa11065624 Britain’s Foreign Secretary David Cameron attends a Cabinet meeting at Downing Street in London, Britain, 09 January 2024. EPA/NEIL HALL

 

L’Italia istituirà il Food For Gaza per agevolare gli aiuti umanitari nella Striscia

22:00

Su iniziativa del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’Italia istituirà il “Food For Gaza”, un tavolo di coordinamento insieme organizzato in collaborazione con la Fao, il Programma Alimentare Mondiale (Pam) e la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficross). L’intento sarà quello di agevolare l’accesso degli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza. L’iniziativa scatterà lunedì 11 marzo 2024. Lo riferisce una nota della Farnesina.

Egitto, rappresentanti Hamas lasciano Il Cairo dopo nuova giornata di colloqui

21:04

I rappresentanti di Hamas hanno lasciato Il Cairo (Egitto) dopo la fine di un’altra giornata di intensi negoziati per il cessate il fuoco a Gaza. I nuovi colloqui sono stati portati avanti sempre con Qatar, Egitto e Stati Uniti. Adesso, come riportano fonti palestinesi, si attende la risposta di Israele.

 

Il Sudafrica si appella alla Corte Internazionale di Giustizia: “Nuove prove contro Israele”

20:19

Il Sudafrica si è appellato alla Corte Internazionale di Giustizia con l’obiettivo di attuare nuove misure contro Israele. Secondo il governo sudafricano vi sarebbero dei nuovi fatti che confermerebbero i presunti crimini e le ripetute violazioni commessa da Israele nella Striscia di Gaza. A riferirlo è il Times of Israel.

Shin Bet: “Nessuna indicazione ad Hamas da parte dei palestinesi che lavoravano in Israele”

19:46

I palestinesi della Striscia di Gaza che lavorano in Israele prima del 7 ottobre non hanno fornito alcun aiuto ai miliziani di Hamas, né informazioni utili per portare a termine l’attacco che ha dato il via al conflitto in Medio Oriente. La notizia è trapelata, come riporta Channel 12, dopo un’indagine condotta dallo Shin Bet, agenzia di intelligence israeliana.

 

USA, il Consigliere per la Sicurezza Sullivan incontra le famiglie degli ostaggi americani

19:10

Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, incontrerà diverse famiglie degli ostaggi americani di Hamas. L’incontro avverrà alla Casa Bianca, come confermato anche dal Times of Israel. Dei 134 ostaggi ancora detenuti a Gaza, sei sono cittadini americani.

 

Houthi rivendicano attacco contro il mercantile True Confidence

18:49

I miliziani Houthi hanno rivendicato l’attacco contro la nave mercantile True Confidence, avvenuto al largo dello Yemen. La nave battente bandiera delle Barbados è alla deriva, dopo aver subito danni a causa di un missile lanciato a novanta chilometri di distanza dal Golfo di Aden. Le vittime inoltre sarebbero almeno due.

 

Adolescenti e anziani muoiono negli ospedali del nord di Gaza: la denuncia di Wafa

18:35

Un adolescente di quindici anni e un uomo anziano di 72 anni sono morti questa sera in due ospedali nel nord della Striscia di Gaza a causa di grave malnutrizione e disidratazione, lo denuncia l’agenzia palestinese Wafa.

Fonti mediche hanno confermato che il numero delle vittime di malnutrizione e disidratazione nella Striscia di Gaza è salito a 20, sottolineando che il bilancio dichiarato riflette solo il numero di persone che sono riuscite a raggiungere gli ospedali, aggiungendo che decine di persone stanno morendo in silenzio a causa di la carestia e senza poter raggiungere gli ospedali.

L’Egitto condanna la decisione del governo israeliano sulla costruzione di nuove unità coloniali in Cisgiordania

18:00

L‘Egitto ha condannato la decisione del governo israeliano di approvare la costruzione di circa 3500 nuove unità coloniali. In una dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Esteri egiziano si afferma che la decisione riflette una politica sempre più profonda di colonizzazione illegale e una violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e delle disposizioni del diritto internazionale. Lo riporta Wafa.

Likud, per Lapid Monte Meron è arma politica contro Bibi

17:45

Il Likud ha accusato gli ex primi ministri Yair Lapid e Naftali Bennett di aver trasformato il disastro del Monte Meron del 2021in un’arma politica” contro l’attuale primo ministro Benjamin Netanyahu, ritenuto personalmente responsabile dell’incidente da una commissione d’inchiesta.

Fratoianni, Meloni venga a Rafah, le faccio da guida

17:40

Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra ha parlato del viaggio in Egitto e Palestina. Oggi al Cairo i delegati hanno incontrato rappresentanti della Lega Araba, della Mezzaluna Rossa e visitato l’ospedale italiano della capitale egiziana:

“Li prendo in parola, sono disposto ad organizzare un’altra ‘gita’ e a fare la guida turistica a Meloni e ai suoi ministri. Vengano con me ad ascoltare i volontari, e chi cerca di salvare milioni di persone , smetterebbero di dire sciocchezze Ho letto i giornali della destra che in questi giorni hanno parlato della missione a a Rafah come di una gita, in cui io sarei il capo-comitiva. Hanno scritto proprio così”

Scotto (Pd), bloccati beni salvavita e ambulanze

17:26

Il deputato Pd Arturo Scotto, nel suo diario della missione in Egitto e a Rafah della delegazione di parlamentari, giornalisti e rappresentanti delle principali Ong italiane che operano a Gaza denuncia la situazione delle aree palestinesi:

“Lasciamo Rafah e torniamo ad Al Arish a visitare il centro logistico della Mezzaluna rossa. Qui si stoccano le merci che non hanno passato il vaglio di sicurezza di Israele. Visitiamo un paio di capannoni e vediamo la quantità di aiuti che sono arrivati da tutto il mondo. Arabia Saudita, Kuwait, Germania, Francia, Australia, Indonesia oltre a Ong come Oxfam. Sconcerta che tra i beni bloccati siano quelli salvavita”

 

 

Usa, nuove sanzioni contro armatori legati a Iran e Houthi

17:23

Gli Stati Uniti hanno annunciato ulteriori sanzioni contro due armatori e bloccato due navi per il loro ruolo nel trasporto di merci per conto di Sa’id al-Jamal, facilitatore finanziario Houthi sostenuto dai Guardiani della Rivoluzione.

Il premier palestnese esorta a riprendere i finanziamenti dell’UNRWA

17:00

Il primo ministro palestinese ad interim Najib Mikati ha tenuto un incontro consultivo al Grand Serail con gli ambasciatori dei paesi donatori dell’Unrwa, durante il quale li ha esortati a continuare a finanziare l’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi.

Nave colpita, 3 dispersi e 4 feriti gravi

16:36

Tre membri dell’equipaggio della nave True Confidence risultano dispersi e altri quattro hanno riportato gravi ustioni dopo che il cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen.

 

Israele annuncia l’arresto di 250 miliziani di Hamas nel raid a Khan Younis

16:10

I media israeliani riferiscono di 250 miliziani di Hamas e della Jihad islamica palestinese catturati nel corso del raid a Khan Younis, nel sud di Gaza.

Tra di loro ci sarebbero anche alcuni partecipanti dell’attacco del 7 ottobre.

Gli arresti sarebbero l’esito di un’operazione condotta praticamente porta a porta, in edifici che l’esercito israeliano ritiene siano roccaforti di Hamas.

Lettera di Boldrini a Meloni: “A gaza situazione inimmaginabile”

15:59

La deputata del Partito democratico Laura Boldrini, presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, riferisce di aver scritto una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, poche ore dopo il ritorno dal viaggio al Cairo e Rafah.

Boldrini riferisce di aver chiesto a Meloni di “venire qui a rendersi conto personalmente di come stanno le cose e adoperarsi per il cessate il fuoco” sottolineando come la situazione sia “di una gravità inimmaginabile.

La deputata dem chiede, inoltre, uno sforzo maggiore del governo italiano per il cessate il fuoco:

“Chiedo alla presidente Meloni di convincere il suo amico Netanyahu di fermarsi: qui si rischia di sterminare il popolo palestinese. Presidente Meloni, venga qui e faccia la sua parte. Non c’è più tempo!”

Operazione di salvataggio per nave colpita da Houthi ad Aden

15:24

La società di sicurezza marittima Ambrev riferisce dell’operazione di soccorso navale attualmente in corso nelle acque a sud-ovest di Aden, nello Yemen.

L’azione si è resa necessaria dopo l’attacco compiuto dai ribelli Houthi nei confronti dell’imbarcazione, di proprietà statunitense e battente bandiera delle Barbados.

Secondo Ambrev, il cargo “ha subito danni” e una parte “dell’equipaggio è già nelle scialuppe di salvataggio“.

Hamas consegna la proposta finale di accordo ai negoziatori

15:17

Il ‘Times of Israel’, citando il sito internet ‘Rai al-Youm’, riferisce il contenuto della proposta finale e non negoziabile di accordo da parte di Hamas.

Nel testo, consegnato ai mediatori egiziani, sarebbe presente la richiesta di rilascio di Marwan Barghouti e di altri leader dei miliziani, tra i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Lo scambio con gli ostaggi dovrebbe avvenire una settimana dopo l’inizio di un cessate il fuoco permanente.

Inoltre, Hamas chiede il ritiro completo di Israele da Gaza, per poi procedere al rilascio di un secondo gruppo di ostaggi. Infine, ai miliziani dovrebbe esser lasciata la completa libertà di movimento a Gaza e il libero accesso agli aiuti.

L’IDF afferma che le truppe hanno catturato 250 agenti di Hamas

15:00

L’IDF afferma che le truppe hanno catturato centinaia di agenti di Hamas e della Jihad islamica palestinese durante il raid in corso nel complesso residenziale di Hamad Town, a Khan Younis, nel sud di Gaza.

 

 

 

Gerusalemme, 14enne palestinese arrestato per aver accoltellato un israeliano

14:37

La radio militare israeliana ha riferito che oggi a Gerusalemme Est, nel sobborgo Neve’ Yaakov, un uomo israeliano di 64 anni è stato accoltellato alla schiena da un ragazzo palestinese di 14 anni.

Secondo il rapporto, la vittima è rimasta ferita moderatamente e il suo assalitore è stato arrestato poco dopo il fatto, nelle vicinanze.

Consiglio sicurezza nazionale israeliano ai cittadini: “Prudenza nel periodo del Ramadan”

14:30

Il Consiglio per la sicurezza nazionale di Israele (Malal) ha invitato i cittadini ad assumere un atteggiamento di vigilanza, sia nei confini nazionali sia all’estero, nel periodo del Ramadan.

Il Malal ritiene alto il rischio che le associazioni terroristiche possano effettuare attacchi a cittadini israeliani o a obiettivi occidentali proprio in quei giorni, invitando i connazionali alla prudenza.

Ministro degli Esteri turco Fidan in visita negli Usa nei prossimi giorni

14:18

Fidan Usa

I prossimi due giorni vedranno l’incontro negli Stati Uniti tra il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e il Segretario di Stato americano Anthony Blinken.

I due discuteranno della situazione nella Striscia di Gaza, tema anche del precedente briefing tra i due dello scorso gennaio, in Turchia, e condurranno i lavori del ‘Meccanismo Strategico Turchia-Usa’, collaborazione stabilita dal presidente turno Erdogan e da quello americano Joe Biden, nel G20 di Roma del 2021.

Nel programma della visita di Fidan negli Usa è previsto anche un incontro con Jake Sullivan, Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano.

Aiuti umanitari a Gaza da Egitto, Emirati Arabi, Usa e Canada

14:03

L’Egitto e altri Paesi arabi stanno continuando l’opera di assistenza nei confronti della popolazione nella Striscia di Gaza. Anche oggi, infatti, sono stati consegnati gli aiuti umanitari sia vita terra, attraverso il valico di Rafah, sia via aerea, grazie all’aiuto degli Emirati Arabi Uniti.

L’Egitto fa sapere, inoltre, che altri aiuti sono stati inviati da Qatar, Bahrein, Giordania, Francia e Belgio, mentre sono attesi quelli provenienti da Stati Uniti e Canada.

Inchiesta Monte Meron, Lapid a Netanyahu: “Dimettiti”

13:21

Lapid Monte Meron

Dopo che la commissioni d’inchiesta sulla tragedia del Monte Meron del 2021, nella quale persero la vita 45 persone, ha riconosciuto la responsabilità personale” di Netanyahu, il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, va all’attacco del premier, chiedendone le dimissioni.

“Netanyahu non è qualificato. Doveva dimettersi il giorno dopo il disastro. Questo è ciò che farebbe qualsiasi altro capo di Stato. Ora arriva questo rapporto e dice tutto. In segno di rispetto per le vittime del Monte Meron, per evitare il suo prossimo disastro, dovrebbe andare a casa”.

Tuttavia, nel suo rapporto la commissione non fornisce alcuna raccomandazione nei confronti del capo del governo.

Netanyahu ritenuto responsabile per la tragedia del Monte Meron del 2021

12:50

Netanyahu Monte Meron

Al premier israeliano Benjamin Netanyahu è stata riconosciuta “la responsabilità personale” per la tragedia del Monte Meron che, nel 2021 costò la vita a 45 persone.

Questa la decisione della commissione d’inchiesta sui fatti del 30 aprile 2021, quando migliaia di ebrei ultraortodossi si radunarono, come ogni anno, attorno alla tomba del rabbino Shimon Bar Yochai, sul Monte Meron, al confine tra Israele e Libano. La ressa provocò la morte di 45 persone, tra cui 16 bambini e adolescenti.

La commissione ha stabilito che l’ufficio del presidente Netanyahu era stato allertato fin dal 2008 dei rischi per il sovraffollamento di quell’area durante il pellegrinaggio senza che, però, ci fosse alcun intervento. Queste le loro conclusioni:

“Ci sono basi ragionevoli per concludere che Netanyahu sapesse che il sito della tomba di Rashbi era stato manotenuto in modo inappropriato per anni e che poteva costituire un pericolo per le masse che visitavano il sito, specialmente a Lag B’omer”.

La commissione, pur riconoscendo che, probabilmente, Netanyahu non fosse a conoscenza della situazione nel suo complesso, sottolinea come egli non abbia “agito come ci si aspetta da un primo ministro per correggere questo stato di cose“.

Ritenuti responsabili anche l’ex ministro della pubblica sicurezza Amir Ohana, il capo della polizia Kobi Shabtai e il ministro dei servizi religiosi Yaakov Avitan.

Ue valuta possibilità di paracadutare aiuti a Gaza

12:37

Di fronte alle crescenti difficoltà nella consegna degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, l’Unione europea starebbe valutando la possibilità di paracadutarli, come fatto in precedenza dagli Stati Uniti.

A riferirlo è un portavoce dell’Ue che, però, precisa come l’operazione andrebbe condotta tramite uno specifico Stato membro o organizzazioni internazionali, dal momento che l’Unione “non dispone di mezzi” per effettuarla.

Attacco con droni di filo-iraniani contro Haifa, nel nord di Israele

12:26

Un attacco con droni contro Haifa, nel nord di Israele, è stato rivendicato dal gruppo armato filo-iraniano ‘Resistenza islamica in Iraq’.

La rivendicazione è avvenuta tramite un video diffuso su Telegram dall’account ufficiale del gruppo di miliziani che, però, non specifica da dove sia partito l’attacco.

Esplosione vicino a una nave statunitense al largo di Aden, nello Yemen

12:04

Un’esplosione sarebbe avvenuta nelle vicinanze di una nave di proprietà degli Stati Uniti e battente bandiera delle Barbados, che stava transitando al largo delle coste della città di Aden, nello Yemen.

A riferirlo è stata la società di sicurezza marittima Ambrey che ha allertato le altre navi di evitare la zona dell’esplosione, riconducibile a un possibile attacco dei ribelli Houthi.

Un primo segnale relativo alla vicenda era arrivato dal profilo Twitter della ‘United Kingdom Maritime Trade Operations’ (Ukmto), che aveva riscontrato un non meglio precisato “incidente a 54 miglia nautiche a sudovest di Aden“.

Appello palestinese a Israele affinché smetta il blocco agli aiuti umanitari

11:49

Una nuova richiesta al governo israeliano di apertura dei valichi per il passaggio degli aiuti umanitari a Gaza è arrivata dal ministero degli Esteri palestinese.

Come riferisce l’agenzia di stampa turca Anadolu, il ministero accusa Israele di bloccare l’accesso degli aiuti nel nord della Striscia di Gaza. Lo scopo sarebbe quello di separare i territori di Gaza e della Cisgiordania.

Nella denuncia, viene riferito come siano oltre 700mila i palestinesi ridotti alla fame nel territorio della Striscia.

Gb, l’avvertimento di Cameron a Gantz: “Pazienza verso Israele sta finendo”

11:26

Cameron Gantz

Un vero e proprio avvertimento quello pronunciato dal ministro degli Esteri del Regno Unito, David Cameron, prima dell’incontro con il suo omologo israeliano Benny Gantz.

Cameron ha detto esplicitamente che la pazienza verso Israele si sta esaurendo nel suo discorso tenuto alla Camera dei Lord, nel quale ha ricordato le pressioni fatte sul governo di Netanyahu affinché garantisca l’arrivo di aiuti umanitari nel territorio della Striscia.

Oms denuncia “livello estremo di malnutrizione” a Gaza

10:57

L’oms (l’Organizzazione Mondiale per la Sanità) lancia un nuovo allarme per la situazione nella Striscia di Gaza, riguardante questa volta il livello estremo di malnutrizione dei civili.

Richard Peeperkorn, responsabile dell’organizzazione per le aree di Gaza e Cisgiordania, ha denunciato la gravità della situazione nel nord della Striscia di Gaza, dove molti palestinesi si sono rifugiati per sfuggire ai bombardamenti israeliani.

Anche ieri, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva espresso la sua preoccupazione proprio su questo tema, certificata dalla morte di dieci bambini per denutrizione, riscontrata a seguito della visita agli ospedali Al-Awda e Kamal Adwan.

Israele annuncia altri 3mila 500 abitazioni per i coloni in Cisgiordania

10:26

Israele continua la sua espansione in Cisgiordania, in particolare nella città-colonia di Maaleh Adumim, che si trova tra Gerusalemme e Gerico, oltre che a Keidar e a Efrat, nell’area di Betlemme.

La Commissione suprema per la progettazione ha approvato, infatti, la costruzione di 3mila 500 abitazioni da destinare ai coloni in queste aree.

La certificazione è arrivata su Twitter, da parte del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich:

“Nell’ultimo anno abbiamo autorizzato 18.515 alloggi. I nostri nemici vogliono indebolirci, e noi continuiamo a costruire e a rafforzarci”.

Usa, nuova risoluzione Onu chiede cessate il fuoco di 6 settimane

10:04

Dagli Stati Uniti arriva la terza revisione alla bozza di risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, da proporre al Consiglio di sicurezza dell’Onu.

La nuova bozza richiede un cessate il fuoco di 6 settimane a Gaza, oltre al rilascio di tutti gli ostaggi ancora tenuti prigionieri da Hamas.

Il testo riceve le osservazioni della vicepresidente Kamala Harris sulla necessità di limitare la “catastrofe umanitaria” a Gaza.

Tajani su missione Aspides: “Italia centrale per difesa traffico marittimo nel Mar Rosso”

9:53

Nel corso di un comizio a Pescara per le Elezioni regionali in Abruzzo, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha espresso la sua soddisfazione per il voto del Parlamento favorevole alla missione Aspides nel Mar Rosso:

“Vuol dire che abbiamo lavorato bene e che in politica estera c’è un consenso di tutto il Parlamento e questo permette all’Italia di giocare un ruolo da protagonista per garantire il traffico marittimo nelle aree del Mar Rosso”.

Tajani ha, infine, rimarcato il ruolo che sarà svolto dalla Marina Militare italiana in difesa dei mercantili in transito nell’area.

Guardian: negoziati al Cairo in fase di stallo

9:17

Secondo il ‘Guardian’ i negoziati tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco sarebbero giunti a uno stallo.

I colloqui tra i delegati di Hamas e i mediatori riuniti al Cairo vanno avanti nonostante l’assenza di Israele, la cui opposizione a sedersi al tavolo delle trattative rappresenta l’ostacolo maggiore, al momento, per la loro buona riuscita.

Si attende, quindi, una mediazione da parte degli Stati Uniti, affinché Netanyahu si convinca a tornare a discutere su una possibile tregua prima del Ramadan.

Turchia ai Paesi arabi: “Agire compatti per fermare il conflitto”

8:58

Il ministro degli Esteri della Turchia, Hakan Fidan, ha preso la parola durante il vertice straordinario dell’Oic (l’Organizzazione per la cooperazione islamica), affinché il mondo musulmano si esprima compatto per fermare la guerra nella Striscia di Gaza.

L’obiettivo delle sue parole è la fine degli attacchi a Gaza, per allentare le sofferenze sulla popolazione civile, agendo diplomaticamente “con una sola voce” per fare pressione su Israele.

Fidan ha concluso, poi, il suo intervento con queste parole:

Non possiamo lasciare il popolo di Gaza alla mercé di Israele o aspettare la benedizione delle potenze egemoniche”.

Mediatori nei negoziati propongono cessate il fuoco di breve durata

8:45

I mediatori delle trattative per il cessate il fuoco avrebbero proposto una breve tregua dai combattimenti.

È quanto riporta il ‘Wall Strett Journal’ secondo cui lo stop alle azioni militari, oltre a consentire un primo intervento sul piano umanitario, servirebbe anche a porre le basi per un cessate il fuoco di maggiore durata nel periodo del Ramadan, che inizierà il 10 marzo.

La proposta sarebbe sostenuta da Usa e Paesi arabi.

Oms chiede l’evacuazione di 8mila persone dagli ospedali di Gaza

8:34

Nuovo allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sulla situazione a Gaza. A lanciarlo è Richard Peeperkorn, rappresentante dell’organizzazione per Gaza e Cisgiordania.

Secondo il suo punto di vista, circa 8mila persone andrebbero evacuate da Gaza per ricevere adeguate cure mediche. Circa 6mila di queste per traumi legati alla guerra e altre 2mila per malattie croniche particolarmente gravi come il cancro.

Il loro trasferimento consentirebbe di dare un po’ di sollievo agli ospedali ancora operativi nella Striscia di Gaza, sottoposti a uno stress costante negli ultimi mesi.

Iran invita Paesei islamici a cessare ogni rapporto con Israele

8:29

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha dichiarato la necessità che i Paesi islamici sospendano ogni tipo di rapporto con Israele – definito “regime sionista” – da quelli diplomatici agli scambi commerciali.

Le sue parole sono arrivate da Jeddah, dove si era recato per una riunione convocata d’urgenza dell’Oic (Organizzazione per la cooperazione islamica) sulla crisi in Medio Oriente.

Amirabdollahian ha rincarato la dose, sostenendo che:

“I sionisti dovrebbero essere processati davanti alla Corte internazionale di giustizia, come criminali di guerra”.

Inoltre, ritiene che Israele debba essere espulsa dall’Assemblea generale dell’Onu.

WFP denuncia blocco di convoglio umanitario da parte di Israele a Gaza

8:17

Sulla precaria situazione umanitaria nella Striscia di Gaza arriva una denuncia da parte del Programma alimentare mondiale (World Food Programme – WFP), che avverte di un suo convoglio umanitario bloccato dai militari israeliani nella Striscia di Gaza e poi preso d’assalto da persone disperate.

Il camion faceva parte di un convoglio di 14 mezzi respinto dall’esercito e costretto a deviare dal suo percorso, dove è stato raggiunto e assaltato da una folla di persone che hanno portato via circa 200 tonnellate di cibo.

Asean e Australia chiedono cessate il fuoco “umanitario e duraturo”

8:05

I leader dell’Asean (l’Associazione degli Stati del sud-est Asiatico, che comprende: Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia, Vietnam) e dell’Australia hanno espresso una dichiarazione congiunta sulla crisi in Medio Oriente.

Al termine di un vertice non facile, convocato proprio per discutere della guerra tra Israele e Hamas, si è giunti a un comunicato nel quale si esprime la necessità di un cessate il fuoco che sia “umanitario e duraturo e la ferma condanna degli attacchi contro i civili, sottolineando la grave crisi umanitaria a Gaza.

Trovare un accordo sul testo non è stato facile, dal momento che i Paesi dell’Asean sono divisi tra posizioni filo-palestinesi (Indonesia e Malesia) e altre più vicine a Israele (Singapore).

Trump: “Favorevole con offensiva di Israele a Gaza”

7:51

Trump Israele

In piena campagna elettorale per le primarie del Partito repubblicano, Donald Trump prende parola sulla guerra in Medio Oriente, esprimendo una posizione favorevole all’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.

Durante un’intervista su Fox News, alla domanda se appoggiasse la strategia di guerra di Israele, Trump ha espresso un parere nettamente positivo:

“Si deve risolvere un problema”.

Una posizione ben diversa da quella del suo sempre più probabile avversario nella corsa alle presidenziali di novembre, il presidente uscente Joe Biden, che da tempo preme su Netanyahu affinché allenti la pressione su Gaza.

Hamas: “Proseguiamo con i negoziati per cessate il fuoco”

7:26

In un comunicato di Hamas, il gruppo di miliziani annuncia che intende proseguire con i negoziati con Israele per trovare un accordo che preveda il cessate il fuoco.

“Stiamo mostrando la flessibilità necessaria per raggiungere una cessazione completa dell’aggressione contro il nostro popolo, ma l’occupazione continua a sottrarsi ai diritti previsti da questo accordo”.

Le trattative proseguono al Cairo, con delegati di Hamas che stanno discutendo con le controparti di Egitto e Qatar. Assente, però, Israele. L’obiettivo è una tregua di 40 giorni da far coincidere con il mese di digiuno musulmano del Ramadan, che comincerà la prossima settimana.

Usa, respinti attacchi Houthi nel Mar Rosso

7:01

Proseguono gli scontri nel Mar Rosso, con l’agenzia di stampa Reuters che informa di un missile diretto contro la USS Carney abbattuto dall’esercito statunitense. Il razzo, come anche tre droni, fa parte dell’offensiva Houthi, proveniente delle aree dello Yemen controllate dai ribelli.

Il Comando Centrale Usa informa, poi, di aver distrutto tre missili antinave e tre navi di superficie senza pilota, nell’ambito di azioni dovute a legittima difesa.