Il milioni si recheranno alle urne per le elezioni presidenziali in Russia. Il voto di marzo è quasi dall’esito scontato ma rappresenta un momento cruciale per la politica del Paese in quanto potrebbe permettere al presidente, Vladimir Putin, di consolidare il suo potere almeno fino al 2030. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulle presidenziali del 2024.

Elezioni Russia 2024, Vladimir Putin verso il quinto mandato

Le elezioni presidenziali in Russia sono previste dal 15 al 17 marzo 2024. Il panorama attuale russo è segnato dalla guerra in Ucraina e dalla recente morte del leader dell’opposizione, Alexei Navalny. La maggior parte delle figure dell’opposizione sono in prigione o all’estero. Molti media indipendenti sono bloccati mentre il Cremlino mantiene un rigido controllo sul sistema politico del paese.

In un contesto politico e sociale complesso, la corsa elettorale rappresenta un momento cruciale per Vladimir Putin che si sta preparando per un quinto mandato che durerà fino al 2030.

Chi può votare alle elezioni russe?

Ogni cittadino russo di età superiore ai 18 anni, che non sta scontando una pena detentiva, ha il diritto al voto. I territori dell’Ucraina orientale e meridionale occupate dalla Russia parteciperanno alle elezioni del 2024.

Secondo i recenti dati del Comitato Elettorale Centrale russo sono circa 112,3 milioni aventi diritto al voto in Russia e nelle regioni dell’Ucraina occupate dai russi. Altri 1,9 milioni di cittadini russi residenti all’estero possono esercitare questo diritto.

Le presidenziali del 2024 sono le prime che si terranno in tre giorni, dal 15 al 17 marzo. Questa modalità era stata utilizzata in precedenza durante il referendum sulla riforma costituzionale del 2020. Saranno, inoltre, le prime presidenziali in cui i russi potranno votare online. Questa modalità è diffusa in 29 regioni. Le novità sullo svolgimento del voto sono state criticate dagli osservatori elettori indipendenti per aver facilitato le manipolazioni.

I candidati presidenti

Vladimir Putin, 71enne, si è candidato alle elezioni per un quinto mandato come indipendente ma sostenuto dal partito Russia Unita. Oltre a Putin ci sono altri tre candidati nella corsa presidenziale però non sono figure di spicco:

  • Nikolaj Charitonov, 75 anni, candidato del Partito Comunista della Federazione Russa. Nel 2004, aveva partecipato alle elezioni arrivando secondo dopo Putin.
  • Leonid Slutsky, 56 anni, candidato del Partito Liberal Democratico.
  • Vladislav Davankov, 40 anni, candidato del Nuovo Popolo che è entrato in politica nel 2020.

Questi candidati sono generalmente favorevoli al Cremlino e alle sue politiche attuali, compresa l’invasione dell’Ucraina. Dall’altra parte, le presidenziali del 2018 hanno dimostrato che tali candidati hanno difficoltà a ottenere voti sufficienti per rappresentare una vera sfida al presidente Putin. In quelle elezioni, contro il 77,53 per cento ottenuto da Putin, il secondo, candidato del Partito Comunista, aveva raggiunto l’11,90 per cento dei voti.

La maggior parte delle figure dell’opposizione che avrebbero potuto sfidare Putin sono state imprigionate o esiliate all’estero. All’inizio del mese di febbraio, il Comitato elettorale ha rifiutato la candidatura dell’unico candidato che potrebbe rappresentare l’opposizione, Boris Nadezhdin.

Gli esperti considerano le elezioni come un plebiscito sulla guerra in Ucraina lanciata da Putin due anni fa.