Ancora polemiche, parole forti e scalpore attorno a Fedez, che continua a far parlare di sé. Raggiunto oggi da Michel Dessì, inviato della trasmissione Mediaset Pomeriggio Cinque, il cantante ha espresso il suo punto di vista sulla presunta attività di dossieraggio che coinvolge anche il suo nome.

“Evidentemente abbiamo pm antimafia che non hanno un c***o da fare in questo Paese”, ha dichiarato il cantante in modo deciso e, nel frattempo, avrebbe continuato a difendere la sua privacy per ciò che riguarda la sua crisi sentimentale con l’influencer Chiara Ferragni. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Fedez a Pomeriggio 5 attacca i magistrati: “Non hanno un c** da fare”

La procura di Perugia sta raccogliendo informazioni su delle indagini illecite che l’Antimafia avrebbe fatto su una vasta gamma di personaggi pubblici, tra cui attuali esponenti del governo e personalità del mondo dello spettacolo: e tra loro c’è proprio Fedez.

La situazione ha scatenato una serie di reazioni negli ultimi giorni, e il cantante ha esortato sia il pubblico che i magistrati a concentrarsi su altre questioni.

Fedez ha sollevato un interrogativo: se gli stessi standard di indagine fossero applicati a questioni di contesti di maggior rilevanza sociale, “forse l’Italia potrebbe essere un Paese migliore.”

Fedez: Devo fare un errata corrige, primo ho detto procuratori antimafia che non hanno un c***o da fare. Mi sembrano parole un po’ forti e ho sbagliato: erano i PM antimafia!
Michel: Ma perché l’hanno spiata?
Fedez: Io mi pongo un quesito: se applicassero la stessa lente d’ingrandimento che stanno applicando su di me su vicende che hanno veramente una rilevanza per il dibattito e il futuro di questo Paese, forse saremmo un Paese migliore.

Fedez e la crisi del matrimonio con Chiara Ferragni: “Ho diritto alla mia Privacy”

L’inviato chiede a Fedez cosa pensi dell‘intervista di Chiara Ferragni a Che Tempo Che fa, evidenziando il momento in cui si è commossa guardando le loro immagini insieme.

La risposta di Fedez si concentra sulla durata dell’attenzione del pubblico sulla sua vicenda personale e sul suo diritto a decidere cosa mostrare e cosa nascondere, ribadendo che se desidera privacy in un dato momento, ha il diritto di richiederla, anche se precedentemente ha condiviso molto della sua vita pubblicamente.

“Spiego la fallace argomentazione di dire: voi avete pubblicato la vostra vita sui social e quindi oggi chiedete privacy e quindi non va bene. Io pubblico quello che voglio e nascondo quello che voglio della mia vita. Se voglio decidere di avere privacy in questo momento io posso chiederlo anche se sono stato un pornografo della mia vita fino all’altro ieri.”