Il contributo di Margherita Hack al mondo scientifico è ben noto, grazie al suo talento e alla sua mente brillante. La sua carriera include il ruolo di prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste, dal 1964 al 1987. Inoltre, è stata membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e ha partecipato a gruppi di lavoro della Nasa e dell’Esa. La sua eredità scientifica e il suo impatto nel campo dell’astronomia sono testimoniati dalle numerose pietre miliari raggiunte nel corso della sua illustre carriera.
Quando e come è morta Margherita Hack?
Margherita Hack si è spenta il 29 giugno 2013 all’età di 91 anni. La causa della morte è legata a complicazioni cardiache derivanti da una lunga malattia. La scienziata era stata ricoverata presso l’ospedale di Cattinara di Trieste, dove aveva interrotto i suoi impegni pubblici.
Negli ultimi tre anni precedenti alla sua scomparsa, Margherita Hack aveva affrontato problemi di salute legati alla motoria e alla respirazione. Nel 2012, aveva rifiutato un intervento al cuore che avrebbe potuto risolvere la situazione, ma che comportava anche dei rischi.
Come dichiarato a La Stampa, Hack aveva spiegato: “Il 12 giugno ho compiuto novant’anni: se ne avessi avuti ottanta, forse quell’operazione sarebbe stata valsa la pena, ma alla mia età… Avrebbe potuto essere risolutivo in un certo senso, ma presentava anche dei rischi”. Dopo una ponderata riflessione, aveva preferito rinunciare. “Semplicemente, mi sono resa conto che in ospedale mi mancavano la mia attività, mio marito, i miei animali… E tutte quelle comodità, privacy compresa, che in ospedale non ci sono. Una vita a metà. Qui a casa vivo. Magari al rallentatore, ma faccio le cose normali. E allora, ho pensato: un’operazione a rischio, un’altra degenza e poi una lunga convalescenza? No: come va, va”.
Dove è sepolta Margherita Hack?
Margherita Hack riposa nel cimitero monumentale Sant’Anna di Trieste accanto al marito, Aldo De Rosa, deceduto il 26 settembre 2014 all’età di 94 anni a causa di complicazioni legate all’Alzheimer. La presenza di De Rosa è stata conforto per la scienziata nei suoi ultimi momenti di vita, affiancato da Tatiana, assistente di lunga data, il direttore del polo cardiologico Gianfranco Sinagra e la giornalista Marinella Chirico.