I fondi pensione aperti rappresentano una delle tre categorie di forme pensionistiche integrative, insieme ai fondi pensione chiusi e ai piani individuali pensionistici (PIP), che costituiscono il sistema di previdenza integrativa in Italia. Attualmente, nel mercato italiano, si contano 41 fondi pensione aperti, gestendo un patrimonio di 29 miliardi di euro e con quasi 1,8 milioni di iscritti.

Chi può aderire ad un fondo pensione aperto?

Contrariamente ai fondi pensione chiusi, che sono riservati a una categoria specifica di lavoratori, l’adesione ai fondi pensione aperti è aperta a tutti, indipendentemente dalla situazione lavorativa. L’adesione può anche coinvolgere soggetti fiscalmente a carico, come figli minori, studenti o coniugi, sfruttando la deducibilità fiscale dei contributi versati in loro favore. Inoltre, i fondi pensione aperti possono prevedere l’adesione collettiva dei dipendenti di un’azienda, analogamente ai fondi pensione chiusi, ma a condizione di avere contratti collettivi di lavoro, accordi o regolamenti aziendali.

Chi gestisce i fondi pensioni aperti?

I fondi pensione aperti vengono istituiti e gestiti principalmente da Società di Gestione del Risparmio (SGR), imprese assicurative e, in via residuale, da banche e Società di Intermediazione Mobiliare (SIM). Questi fondi rappresentano un patrimonio autonomo e separato all’interno del portafoglio del gestore, garantendo una protezione agli aderenti. Le risorse versate e investite nel fondo sono nettamente segregate dalle altre del gestore, assicurando che, in caso di fallimento o procedura concorsuale del gestore, tali risorse non siano coinvolte. Inoltre, i creditori del gestore o dell’aderente non hanno il diritto di pignorare quanto versato nel fondo.

Obiettivo dei fondi pensione aperti

Il principale obiettivo dei fondi pensione aperti è integrare la pensione attraverso un risparmio personale agevolato dalla deducibilità fiscale. Tranne i casi eccezionali in cui è possibile accedere al capitale accumulato prima del tempo, i fondi pensione offrono un’opportunità di garantire una pensione integrativa da affiancare a quella pubblica. Questo assicura un miglioramento del tenore di vita una volta terminata l’attività lavorativa.

Quanto frutta un fondo pensione aperto?

Il sistema di previdenza integrativa opera attraverso la capitalizzazione, in cui i contributi versati vengono investiti nei mercati finanziari per generare rendimenti. La performance dei fondi dipende dall’andamento di tali investimenti, con risultati variabili a seconda dei comparti di gestione, in particolare tra quelli azionari e obbligazionari. In termini generali, nel lungo periodo, i comparti azionari tendono a offrire rendimenti maggiori rispetto a quelli obbligazionari.

Per quanto concerne i rendimenti dei fondi pensione aperti, in anni recenti essi hanno mostrato mediamente risultati positivi in tutte le tipologie di gestione, ad eccezione degli obbligazionari puri nel 2021. Se consideriamo un arco temporale più lungo, come i 10 anni, che è più in linea con l’orizzonte temporale tipico di un risparmio previdenziale, i valori ritornano ad essere positivi e superiori alla rivalutazione ordinaria del TFR (Trattamento di Fine Rapporto), che viene lasciato in azienda.