C’è una svolta nel caso di Vincenzo Silvestri, il 60enne accoltellato in casa a Ischitella, nel Foggiano, nella serata di ieri, 4 marzo: dopo diverse ore di indagini, i carabinieri hanno tratto in arresto la compagna di origini romene. È accusata di aver ucciso l’uomo al culmine di una lite, come Rosa Comito, la 60enne finita in carcere per aver ucciso il 58enne Tiziano Colombi nella loro abitazione di Vercelli.

Arrestata per omicidio la compagna di Vincenzo Silvestri, il 60enne accoltellato nel Foggiano

Vincenzo Silvestri, detto “Enzino”, era stato trovato in fin di vita in una pozza di sangue nella tarda serata di ieri, 4 marzo, nella sua abitazione del centro storico di Ischitella, nel Foggiano: poco dopo l’intervento dei soccorsi era morto in ospedale a causa delle ferite riportate.

La donna tratta in arresto nelle scorse ore, di origini romene, era accanto a lui e piangeva: stando alla ricostruzione degli inquirenti, lo avrebbe colpito con due coltellate, al collo e al torace, al culmine di una lite scoppiata in casa per motivi ancora ignoti.

La svolta è arrivata dopo diverse ore di indagini, ma i sospetti si erano concentrati su di lei fin da subito. A renderlo noto diversi quotidiani locali, secondo cui la morte del 60enne avrebbe lasciato esterrefatta la piccola comunità locale, che lo stimava e apprezzava e che qualche anno fa aveva già dovuto fare i conti con un terribile caso di omicidio-suicidio: quello della 15enne uccisa dall’ex compagno della madre, il 37enne Antonio Di Paola, che dopo averle sparato al volto si tolse a sua volta la vita.

Il secondo omicidio dell’anno nella zona del Gargano

Quello di Vincenzo Silvestri è il secondo omicidio che dall’inizio dell’anno colpisce la zona del Gargano, dove lo scorso 3 febbraio è stato ucciso a colpi di pistola anche il 34enne Michele Placentino. Stando a quanto ricostruito finora, l’uomo si trovava davanti al portone d’ingresso dell’abitazione di un familiare a San Giovanni Rotondo quando, al culmine di una lite, sarebbe stato colpito a morte.

“Siamo usciti e abbiamo visto un ragazzo che cercava di rianimarlo”, aveva raccontato un vicino di casa accorso sul posto dopo aver sentito gli spari: per il 34enne, nonostante l’intervento dei soccorsi, non c’era stato niente da fare. Sembra che avesse dei precedenti per droga, armi ed esplosivi, ma gli inquirenti avevano subito escluso che dietro il delitto potesse nascondersi un regolamento di conti.

Alla fine, dopo serrate indagini, avevano tratto in arresto il cugino Michele Piano, che in sede di interrogatorio si era avvalso della facoltà di non rispondere. È accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, come quelli che avrebbero portato la donna arrestata oggi a scagliarsi contro il compagno di 60 anni.

La sua storia ricorderà a molti quella di Rosa Comito, la 60enne che negli scorsi giorni è stata arrestata con l’accusa di aver accoltellato e ucciso il compagno 58enne Tiziano Colombi, infermiere di professione, al culmine di una lite scoppiata all’interno dell’appartamento che condividevano a Vercelli. Stando a una prima ricostruzione, la donna lo avrebbe colpito con decine di coltellate, senza lasciargli scampo, tra la cucina e il salotto.

Interrogata, Comito ha confessato l’omicidio: attualmente è detenuta nel carcere di Biliemme. Subito dopo il delitto, con il coltello ancora insaguinato tra le mani, si era messa in contatto con il 112, raccontando agli operatori di turno ciò che era successo in casa. All’arrivo dei carabinieri il compagno era già morto.