Sciopero generale dei trasporti previsto per il prossimo 8 marzo 2024, che non riguarderà però i mezzi pubblici gestiti da Gtt.

L’agitazione è stata indetta dalle Organizzazioni Sindacali SLAI COBAS per il Sindacato di Classe, USB P.I., USI Unione Sindacale Italiana Fondata nel 1912, CUB SANITA’ e P.I., ADL COBAS e COBAS Sanità Università e Ricerca.

In modo molto simile alla sciopero del 23 febbraio, il settore dei trasporti sarà particolarmente colpito da questo sciopero dei mezzi. Previsti infatti molti disagi per i pendolari che utilizzano i mezzi, treni e trasporti pubblici. 

Il trasporto su rotaie sarà infatti a rischio dalla mezzanotte alle ore 21.

In occasione dello stop la FLC CGIL Torino ha poi organizzato un presidio previsto dalle ore 10 alle ore 12, in Piazza Castello, lato Prefettura per alzare la voce su temi importanti e attuali.

Sciopero 8 marzo 2024 Torino, Gtt non aderisce

Gtt non aderisce allo sciopero, dunque il servizio su autobus, tram e metro sarà regolare.

I treni del Piemonte invece potranno subire variazioni e soppressioni. Ad annunciarlo è Tenitalia in una nota:: “Dalle ore 00:00 alle ore 21:00 di venerdì 8 marzo 2024 è stato indetto uno sciopero del personale del Gruppo FS Italiane e di Trenord. Lo sciopero può comportare modifiche al servizio, anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.”

Lo sciopero durerà 24 ore , durante le quali si fermeranno la maggior parte dei servizi pubblici e privati. Oltre ai trasporti infatti manifesteranno anche le scuole, le università e la sanità.

Saranno però garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. L’agitazione sindacale, però, si legge sul sito di Trenitalia, potrà comportare comunque alcune modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la conclusione dello sciopero.

I viaggiatori potranno poi richiedere il rimborso del biglietto secondo quanto previsto dalle condizioni generali di trasporto di ciascun vettore.

Per i pendolari sono fissate fasce di garanzia a livello locale per permettere ai lavoratori pendolari di raggiungere il luogo di lavoro.

Le motivazioni dello sciopero

Le motivazioni dell’agitazione sono da ricondurre ad uno “sciopero globale delle donne” organizzato in Italia dal movimento femminista.

Nella nota diffusa dai sindacati si legge che questo sarà uno sciopero contro la violenza maschile sulle donne, contro la mancanza di finanziamenti e riconoscimento dei Centri Antiviolenza, contro la chiusura degli spazi delle donne, contro l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici. Oltre che per il diritto ad un welfare universale, al reddito di autodeterminazione, alla casa, al lavoro, alla parità salariale, all’educazione scolastica e a misure di sostegno per la fuoriuscita dalla violenza. 

Uno sciopero nato per denunciare il dato spaventoso delle molestie e dei ricatti sessuali sul lavoro.

Il 13 marzo sciopererà, per 8 ore anche il personale di Rfi addetto alla manutenzione delle infrastrutture.

Da segnalare infine anche possibili problemi per chi vola con Lufthansa a causa di un’agitazione del personale di terra nelle giornate del 7 e e 8 marzo nell’ambito della contrattazione collettiva per i dipendenti della società tedesca. 

Previsti cortei e sit-in a fianco di una manifestazione nazionale nel centro di Roma e in tutte le città.